Gricignano di Aversa. Migranti in rivolta dopo il ferimento del diciannovenne richiedente asilo
Gricignano di Aversa Pomeriggio di tensione a Gricignano di Aversa. Un gruppo di migranti è sceso in strada dopo la violenza della scorsa notte all'interno del centro di accoglienza "La Vela", di via Leonardo da Vinci, dove un giovane di 19 anni ha dato fuoco alla stanza che lo ospitava per protesta ed è stato sparato dal titolare della casa dopo un diverbio.
Nel pomeriggio un gruppo di migranti, armati di bastoni e bottiglie, hanno occupato la strada provinciale che da Aversa conduce a Caivano. Hanno iniziato a fermare le auto in transito, provando a paralizzare il traffico lungo l'arteria. Sul posto sono giunte le volanti della polizia di stato e le pattuglie dei carabinieri che stanno provando a sedare la rivolta. Alla base della protesta ci sarebbe il fatto che tra la comunità di ospiti del Centro La Vela si era sparsa la voce della morte del giovane gambiano ferito. Per placare gli animi una delegazione di rifugiati è stata accompagnata in ospedale a verificare che il ragazzo fosse ancora in vita. Man mano la situazione sta tornando alla normalità.
Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Gricignano Andrea Moretti che ha ribadito come "sul territorio non ci sono mai stati problemi tra cittadinanza italiana e stranieri, ma da qualche tempo mi arrivano lamentele da parte di famiglie che vivono nelle vicinanze delle comunità che ospitano i migranti; questi ultimi spesso protestano per le condizioni di vita ritenute non dignitose, eppure sono ospitati in buone strutture".