Cesa A seguito dell’ultima seduta del Consiglio Comunale, gli eletti della coalizione “Primavera Cesana” che hanno votato contro la mozione di sfiducia al sindaco
Enzo Guida, presentata dai gruppi consiliari di opposizione, esprimono pieno sostegno al Presidente del Consiglio Comunale,
Domenico Mangiacapra.
La richiesta di dimissioni avanzata dal neonato gruppo “Centro Democratico per Cesa”, non trova alcuna possibilità di essere accolta considerata la correttezza dell’operato del Presidente Mangiacapra, al quale ribadiamo la nostra piena fiducia e a cui chiediamo di continuare nel suo lavoro di garante di tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale. Del resto, anche la sua decisione di portare in Consiglio Comunale la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni, nonostante la stessa non avesse il numero di firme necessario per poter essere discussa, testimonia la democraticità dell’operato del Presidente Mangiacapra.
Rispediamo al mittente il “J’accuse” del Consigliere
Luigi De Angelis che, nell’ultima seduta dell’assise, ha accusato tutti di qualcosa, con toni poco consoni ad un civile dibattito politico. Ci spiace che nella sua “requisitoria” il Consigliere De Angelis si sia “auto assolto” dimenticando di spiegare ai presenti il suo ruolo in questi anni di amministrazione, come se lui non avesse mai fatto parte della maggioranza o della Giunta in qualità di assessore e Vicesindaco.
Esprimiamo solidarietà all’Assessore
Giusy Guarino per le offese ricevute e all’Assessore
Antimo Dell’Omo, anch’egli fatto oggetto di accuse, e ci domandiamo la ragione del silenzio della Consigliera
Filomena Di Santo, notoriamente persona refrattaria al chiacchiericcio da marciapiede e che ha sempre svolto la sua azione politica e amministrativa all’insegna della serietà e della sobrietà, un silenzio che fa gioco a coloro che non si fanno scrupolo di mettere in giro le voci più assurde pur di colpire l’amministrazione.
Da parte nostra andremo avanti, lavorando in misura ancora maggiore per affrontare e risolvere i problemi della comunità e lasciando volentieri ad altri “la politica dei giochetti”. Se è questa la politica che vi piace, continuatevela a fare.