Il sindaco Enzo Guida a Napoli alla manifestazione col ministro Claudio De Vincenti.“ Più finanziamenti e meno burocrazia per far ripartire il territorio”

Guida NapoliCesa   Il primo cittadino di Cesa, Enzo Guida, è intervenuto questa mattina al Teatro Sannazzaro di Napoli nel corso della manifestazione del Partito Democratico “La Campania fa la Forza”, a cui ha partecipato anche il Ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti.

Nell’introdurre l’intervento del sindaco Guida, il moderatore dell’evento ha ricordato le recenti intimidazioni subite dall’esponente politico, a cui ha fatto seguito la decisione di disporre la sorveglianza sotto la sua abitazione.

Guida ha rammentato i momenti salienti di tale episodio per poi concentrarsi su alcuni aspetti critici che si trova ad affrontare nella gestione quotidiana del Comune.

“Governo un paese- ha detto- a metà strada tra Napoli e Caserta, dove una volta sorgeva l’antica Città di Atella famosa nel mondo letterario per essere stata la culla del teatro italiano. Dalle rovine di Atella sono sorti i comuni di Cesa, S. Arpino, Orta di Atella, Succivo, Gricignano di Aversa, Frattaminore, Caivano, Frattamaggiore. Una vasta area, con una popolazione complessiva di circa 100 mila abitanti. Realizzare il Parco Archeologico di Atella: questa dovrebbe essere una priorità dell’agenda politica nazionale, per far emergere i tesori che nasconde il sottosuolo. Il Governo deve provare ad accendere una speranza su quel progetto”. “E’ necessario- ha proseguito Guida- superare l’etichetta di “Terra dei Fuochi”, nella zona dell’agro aversano, e puntare sulle eccellenze enogastronomiche. A Cesa stiamo provando a svolgere un lavoro di esaltazione del vino asprinio, ma vi sono tanti prodotti venduti in tutto il mondo, dalla mozzarella aversana ai dolci. Ci sono dei marchi che sono riconosciuti in maniera universale come provenienti dal Casertano e dell’Aversano, e questo tipo di azioni vanno sostenute anche dal livello nazionale”.

Guida non ha mancato di rammentare gli amministratori “ combattono ogni giorno tra la speranza e la rassegnazione, ci muoviamo tra i sogni e la dura realtà dei conti che non tornano, dei lacci della burocrazia asfissiante. I nostri territori hanno bisogno di sviluppo ma anche di tempi celeri. Il mio comune, ad esempio, ha deciso di aderire alla Stazione Unica Appaltante, esistente presso il Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche, quale forma di garanzia massima, stante anche la sorveglianza della Prefettura. Però diventa inaccettabile che per una gara per la nuova pubblica illuminazione siamo da mesi ad attendere che venga indetta e, nel frattempo, l’Ufficio del Genio Civile di Caserta ci contesta che lo stesso impianto non è norma. Oppure, altro esempio, per avere il servizio di refezione scolastica nelle scuole cittadine abbiamo dovuto attendere il mese di novembre, per una gara ad evidenza pubblica non svolta in tempi compatibili con l’avvio delle lezioni”.

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