In arrivo oltre 600 avvisi di ingiunzione Sogert per consumi acqua non pagati da sette anni. L’amministrazione comunale “Chi non paga sarà pignorato”
Sant'Arpino L'amministrazione comunale di Sant'Arpino, avvisa la popolazione " che sono in arrivo nelle case di seicento contribuenti morosi gli avvisi di ingiunzione della Sogert per consumi di acqua non pagati negli anni 2013 e 2014 si tratta di oltre 460 mila euro mancanti dalle casse comunali Chi non paga sarà poi pignorato dalla Sogert. Il comune, per non incorrere nella scure della Corte dei conti, deve riportare 460 mila euro nelle casse comunali. Si tratta di soldi non incassati per consumi di acqua ben sette anni or sono.
Gli amministratori attuali di sant'Arpino sono impegnati in un grande sforzo di risanamento della finanza comunale che passa attraverso i tagli di spesa già fatti ed il recupero dell'evasione tributaria in corso. Dopo l'azione di recupero di IMU e Tassa Rifiuti ora la Sogert è stata incaricata di recuperare i consumi di acqua non pagati negli anni 2013 e 2014 da oltre 600 cittadini morosi. Coloro che non avevano pagato i consumi di acqua, nel corso di questi sette anni avevano ricevuto dal comune dei campanelli di allarme con gli avvisi di accertamento, ed avrebbero già potuto ottemperare al loro dovere di cittadini. Il comune non può dare servizi se ha le casse vuote. Il cosiddetto avviso di ingiunzione fiscale, in quanto espressione del potere di accertamento e di autotutela della Pubblica Amministrazione, cumula in sé le caratteristiche del titolo esecutivo e del precetto e legittima, in caso di mancato pagamento, la riscossione coattiva mediante pignoramento dei beni del debitore. L'amministrazione comunale invita i contribuenti a pagare per evitare poi il pignoramento dei conti correnti. Fra i tanti risparmi fatti si segnala che nessun consigliere comunale di maggioranza o di opposizione ha mai ricevuto un solo euro dal 2016 ad oggi per lo svolgimento dei consigli comunali e delle commissioni consiliari. Il sindaco percepisce la metà dell' indennità di carica ed in più insieme agli assessori si sono decurtati le indennità del 35%, mentre il presidente del consiglio comunale ha rinunciato completamente alla propria indennità di funzione, ed i responsabili dei servizi comunali si sono dimezzati le loro indennità di posizione".