Manifestazione FAI, l’on. Carloni: “Prendo positivamente atto che gli organizzatori non avevano finalità apologetiche”
Area Atellana L'onorevole Anna Maria Carloni, torna sulla vicenda della rappresentazione organizzata nell'area antistante l'ex Municipio di Atella di Napoli, oggetto di una sua interrogazione parlamentare nei giorni scorsi.
Di seguito il post pubblicato dalla depuatat sulla propria pagina facebook.
"Ieri, mercoledì 29 marzo 2017, ho dato notizia dell’interrogazione parlamentare presentata a mia prima firma sul caso delle scolaresche travestite con abiti da Balilla, l’organizzazione paramilitare fascista che inquadrava i bambini dagli 8 ai 14 anni d’età, e fotografate nell'atto del saluto romano, nell'ambito delle “Giornate di Primavera” del FAI-Fondo Ambiente Italiano nel comune di Sant’Arpino (provincia di Caserta). La documentazione per quella interrogazione citava fonti giornalistiche e di agenzia. Sulla mia iniziativa ho raccolto reazioni, critiche e precisazioni da parte di diversi cittadini, e dello stesso sindaco di Sant’Arpino, sia in forma publica che privata. Prendo atto positivamente che le intenzioni degli organizzatori non possono in alcun modo essere ricondotte a finalità apologetiche. E’ difatti significativo che si sia sentita la necessità di dimostrare i propri sentimenti antifascisti, insieme al dispiacere che una campagna mediatica abbia banalizzato e ridotto a messa in scena goliardica un più serio lavoro didattico e di ricerca storica. Se la mia interrogazione contribuirà ad un pubblico dibattito che porti in evidenza tutto ciò, posso dichiarami soddisfatta, e sarà stata utile a ribadire che si deve stare attenti a manifestazioni del genere, sopratutto in un’epoca difficile e permeabile al populismo come la nostra. Ancora di più potremo essere tutti molto soddisfatti se un più ampio dibattito su questi temi saprà accrescere tra i più giovani il desiderio di conoscenza e riconoscenza verso quei giovani che, 70 anni fa, hanno messo in gioco la propria vita per la nostra libertà dai soprusi e dalle violenze della dittatura".
gli effetti mediatici purtroppo portano spesso a risultati avvilenti. Il lavoro serio, profondo e intenso di docenti e alunni in poche ore diventa “scolaresche travestite con abiti da Balilla”…forse perchè nessuno conosce realmente quanto e come si lavora nella scuola italiana