“Non possiedo nè argento nè oro, ma quello che ho te lo do” così si è presentato, ieri, don Tommaso ai succivesi

Succivo. Non possiedo nè argento nè oro ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno. Cara comunità di Succivo, insieme a me, alzati e cammina!”. E’ di forte impatto la frase con cui don Tommaso D’Ausilio si è presentato ieri alla comunità succivese durante la cerimonia d' insediamento nella parrocchia della Trasfigurazione di Succivo. La celebrazione, durata circa due ore, ha avuto inizio alle 19 ed è terminata alle 21. E’ stata officiata dal vescovo della diocesi di Aversa, monsignor Angelo Spinillo  coadiuvato da numerosi prelati diocesani. Vi hanno preso parte, inoltre, i diversi gruppi parrocchiali, tra cui il gruppo dei portantini del SS. Salvatore e il comitato festeggiamenti, il sindaco  di Succivo Gianni Colella, accompagnato da alcuni esponenti dell’amministrazione comunale succivese, e il primo cittadino di Giugliano Antonio Poziello. C'è da evidenziare che alla cerimonia era presente una massiccia delegazione degli ex parrocchiani di don Tommaso, giunti a Succivo dalla parrocchia di San Pio X di Giugliano in Campania. Don Tommaso sostituisce a Succivo don Crescenzo Abbate, sospeso alcuni mesi fa in seguito al clamore suscitato dalla tentata estorsione perpetrata ai suoi danni. Dopo la sospensione di don Crescenzo fu nominato amministratore parrochiale don Umberto D’Alia, parroco della parrocchia di Sant’Elpidio Vescovo in Sant’Arpino. Spinillo durante l’omelia ha dichiarato che:”Nella Chiesa non esiste un perdere o un vincere. Ciò che conta davvero è essere partecipi della santità di Dio. Essere santi è la via vera della vita cristiana. Dobbiamo fare nostra l’esortazione del Santo Padre e guardare alla santità di colui che abita nella porta accanto. Ciascuno nella sua particolare vocazione può vivere aderendo al Vangelo di Gesù. Questa è la santità. Santo è colui capace di vivere sentimenti che non hanno confini. Il figlio di Dio è venuto al mondo perché il mondo sia salvato. Esiste un cammino che tutti insieme siamo chiamati a fare e tutti dobbiamo essere santi nel nome di Dio. Questo è il nostro obiettivo. Il compito del sacerdote, segno della presenza di Cristo sulla terra, è trasformare ciò che è negativo in una prospettiva nuova, guardando all’eternità dell’amore di Dio senza limiti, senza barriere, senza classificazioni. Auguri a Don Tommaso, che porta il nome dell’apostolo che ha voluto mettere le mani nelle piaghe del Signore. Tommaso è colui che sente di essere chiamato a partecipare alla passione di Cristo. Auguro a tutti noi di vivere ogni giorno la resurrezione di Gesù come sviluppo della sua passione". A dare il benvenuto al nuovo parroco anche il sindaco Colella che ha ringraziato, nel suo intervento, anche don Crescenzo per il suo operato a Succivo:”Il parroco di un piccolo paese come Succivo, quando c'è, è bersaglio di molte critiche. Ma quando non c'è, crea un vuoto incolmabile. Purtroppo ultimamente abbiamo perduto quei valori che avevano caratterizzato il modo di vivere dei nostri nonni e dei nostri padri come l’amicizia, il rispetto per gli altri, la solidarietà, il bene comune e il senso profondo della comunità. Siamo tutti consapevoli che ci attende una missione impegnativa e faticosa ma appunto per questo caro Don Tommaso, io e tutta l’amministrazione comunale di Succivo ti assicuriamo il nostro appoggio e la nostra collaborazione. La nostra comunità è composta da tante persone, gruppi e associazioni che operano ogni giorno con buona volontà sentendosi una comunità unita. Benvenuto e auguri di un proficuo lavoro da tutti noi". Don Tommaso, con la sua genuina spontaneità, ha catturato immediatamente l’attenzione dei fedeli con il suo intervento:”Sono su un gradino più alto rispetto a voi non perchè mi senta più importante ma perchè voglio mostrarvi il nuovo parroco. Eccomi. Questo sono. Ringrazio il vescovo che mi ha voluto qui, l’amministrazione che mi ha accolto, il sindaco della mia città che mi ha accompagnato, tutti voi confratelli del sacerdozio, don Umberto, don Teodoro, gli scout, l’azione cattolica, tutti i gruppi di preghiera e le associazioni presenti. In questo periodo post pasquale, vorrei condividere insieme a voi le parole di Pietro dagli atti degli apostoli. Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cara comunità di Succivo voglio solo dirti insieme con me, alzati e cammina. Se Dio è con noi, nessuno sarà contro di noi". Rivolgendosi al sindaco, ha poi sottolineato che:" Non vorrei finissimo come don Camillo e Peppone".  

Antonio Capasso

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