Orta, approvato il piano urbanistico. Santillo:”Un atto dovuto in favore dell’intero territorio, un punto di svolta per tutta la nostra comunità”

ORTA DI ATELLA. Approvato all’unanimità, con ben 16 voti favorevoli, il PUC di Orta di Atella.

"Un atto di straordinaria importanza in quanto interessa Orta di Atella nella sua interezza, non solo quella fatta di pietre e terreni, ma anche di società di cittadini e cittadine e delle problematiche di gestione amministrative, sociali e finanziarie, che dall’intera storia “travagliata” dell’urbanistica sono scaturite. - ha fatto sapere il sindaco Antonino Santillo - Un PUC, giusto ricordarlo, redatto dall’Università di Salerno ed adottato dalla commissione straordinaria ministeriale, accelerandone i tempi, e lasciatoci in eredità, con una deliberazione di indirizzo, netta ed inequivocabile, del commissario prefettizio Guetta che, dichiarando la chiusura dell’iter procedurale, “invitava” l’amministrazione che lo avrebbe succeduto, ad approvare in tempi rapidi. 

L’amministrazione che mi onoro di guidare, con grande senso di responsabilità, di cui ne sono assai grato oltre che fiero, ha maturato la convinzione politica, con numeri che non lasciano dubbi ad interpretazioni o “strumentalizzazioni”, di procedere all’approvazione definitiva dello strumento urbanistico, mettendo, così, un punto ferma nella delicata questione.

Una scelta condivisa con tutte le forze politiche che sostengono la maggioranza, maturata dopo un’attenta analisi della situazione ereditata da un’amministrazione giovane, non solo anagraficamente, valutandone tutti gli aspetti ed i successivi risvolti. 

Un atto dovuto in favore dell’intero territorio. È innegabile, infatti, l’espansione edilizia incontrollata che si è avuta negli anni, favorita da diversi strati di strumenti di pianificazione, a partire dal PRG in poi, con la conseguente crescita vertiginosa della popolazione. 

È certificato che al boom demografico ha fatto eco un boom di problematiche, se solo pensiamo alla quasi totale assenza di infrastrutture primarie e secondarie per nulla idonee a supportare un siffatto carico abitativo.

Pensiamo all’inadeguatezza dei presidi esistenti, prima fra tutti le scuole, edifici che non riescono ad accogliere tutta la popolazione scolastica del territorio; pensiamo all’insofferenza, al continuo lamentarsi, degli stessi cittadini rispetto alla totale inesistenza dei presidi basilari di servizio alla persona.

Con il PUC 2014, si è cercato in qualche modo di porre rimedio; ma anch’esso ha avuto una storia travagliata, culminata con l’annullamento del 2020 da parte della Commissione Straordinaria. 

Dinanzi a questa situazione, per non restare fermi nel pantano normativo, l’approvazione di un nuovo PUC ha assunto le caratteristiche di un atto urgente e improrogabile.

Il PUC approvato rappresenta, quindi, un punto fermo rispetto alle vicissitudini registrate nell’ultimo decennio; con esso si cristallizzano le capacità edificatorie attuali al fine di consentire la creazione di quelle infrastrutture primarie e secondarie di cui attualmente il tessuto urbano è deficitario. 

Non di poco conto, poi, il fatto che l’approvazione del PUC sortisce l’ulteriore effetto della cessazione della materia del contendere in riferimento a gran parte del contenzioso amministrativo in essere, sterilizzando l’alea di soccombenza in danno dell’Ente a beneficio anche dell’esposizione contabile.

Il nuovo Puc approvato si configura, al momento, come valida alternativa, se non la principale, a difesa dell’intero territorio, pur consapevoli di sacrificare, in alcune zone, l’interesse privato, e pur legittimo, di onesti cittadini in favore dell’interesse e dello sviluppo generale.

L’atto approvato rappresenta, davvero, un punto di svolta per la nostra comunità: consentirà a questa amministrazione, con i suoi funzionari, e la collaborazione di Università ed esperti del settore, di affrontare, valutare, certificare e cercare di risolvere l’altra spinosa questione urbanistica, che tocca direttamente centinaia e centinaia di famiglie che vivono con il dramma di vivere in abitazioni con titoli edilizi annullati. Ed indirettamente l’intera comunità".

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