Orta di Atella. E’ il fine settimana della IV edizione del “Think Jazz”
Orta di Atella Pronti per la Quarta edizione del “THINK JAZZ” che, ancora una volta, nel primo fine settimana di Agosto trasformerà l’antico borgo di Casapozzano ad Orta di Atella in uno scenario estremamente suggestivo. Da venerdì 3 sino a domenica 5 Agosto la piazza dell’antico borgo atellano vedrà l’esibizione di alcuni dei più noti musicisti del panorama jazzistico nazionale ed internazionale in occasione del Festival organizzato dall’associazione THINK JAZZ.
Ad aprire la Quarta edizione del festival 2018 sarà il concerto dello svedese Anders Persson (Piano), Terje Sundby (Batteria) e Thomas Markusson (Contrabbasso) che prenderà il via alle 21:30 di venerdì.
Anders Persson, è un pianista svedese che ha frequentato la scuola di musica presso l’università di Goteborg. Dal 1980 ha suonato con numerosi musicisti, trà i quali: Palle Danielsson – Tooths Thiliemans.
Alle 21: 30 di sabato, il cartellone ci proporrà l’esibizione di Enzo Pietropaoli Quartet. Con lo stesso Pietropaoli al Contrbbasso, Fulvio Sigurtà (Tromba), Julian Oliver Mazzariello (Piano) e Alessandro Paternesi (Batteria).
La costante del repertorio del gruppo è un mix di composizioni originali e brani presi in prestito da mondi lontani da quello del jazz, un’usanza assa in voga recentemente ma praticata da Pietropaoli fin dai suoi lontanissimi esordi e quindi da “tempi non sospetti”. A Maggio del 2011 è uscito il primo lavoro discografico “YATRA” registrato per Jando Music e VVJ, sono seguiti “YATRA Vol. 2” nel 2013 e “YATRA Vol 3” nel 2015 Il primo CD “YATRA” ha conseguito il riconoscimento come “Miglior CD italiano 2011” nel jazzit awards, Yatra quartet nel “Top Jazz” della rivista musica jazz viene votato come “miglior gruppo italiano del 2013”.
Serata finale Domenica 5 con Andreas Schaerer con l’anteprima italiana del suo lavoro “A Novel of Anomaly”. Compongono il gruppo lo stesso Scaerer (Voce), Luciano Biondini (Fisarmonica), Kalle Kalima (Chitarra) e Lucas Niggli (Batteria).
Un musicista italiano, un finlandese e due svizzeri. Ciascuno attingendo alle proprie personali esperienze si ritrovano qui disinvoltamente impegnati in un progetto zeppo di energia, di frizzante fantasia, a volte di funambolici equilibrismi. E comunque familiare. A Novel of Anomaly è un possibile punto d’incontro tra jazz, giocosa improvvisazione e umori musicali i più diversi.
Andraes Schaerer è tra i maggiori talenti della scena jazz svizzera emersi negli ultimi anni. Una facilità innata di trasformare in musica qualsiasi spunto, una duttilità vocale straordinaria che gli permette qualsiasi volo sonoro, quando usa il falsetto o i suoni gutturali, la dolce melodiosità o il canto sguaiato, lo Sprechgesang o l’imitazione, magari in simultanea, di una tromba o di una batteria al suo completo. Si è segnalato a livello internazionale dal 2005, dapprima con l’irresistibile sestetto Hildegard lernt Fliegen, poi in progetti più raccolti come i duetti con Bänz Oester o Lucas Niggli. È attivo come compositore in vari ambiti e ha collaborato, tra gli altri, con l’esimio collega Bobby McFerrin all’opera Bobble.
Luciano Biondini è da anni ormai tra i virtuosi della fisarmonica più quotati, a proprio agio sia nel jazz che nelle musiche di confine, spesso legate alla cultura del Mediterraneo. Basti ricordare le personalità così diverse con cui ha felicemente lavorato: Ivano Fossati e i fratelli siciliani Mancuso, il clarinettista Gabriele Mirabassi e la star del jazz Enrico Rava, il violinista polacco Adam Baldych o il virtuoso libanese dell’oud Rabih Abou Khalil. La fantasiosa chitarra del finlandese Kalle Kalima ha incrociato gli universi musicali di colleghi diversi quali Tomasz Stanko o Carlos Bica, i connazionali Juhani Aaltonen e Jimi Tenor, il compositore Simon Stockhausen e la cantante USA Linda Sharrock. Da parte sua Lucas Niggli è da tempo uno dei batteristi jazz di primo piano di quella nuova scuola elvetica che prosegue la tradizione dei vari Pierre Favre, Daniel Humair, Charlie Antolini. Ha al suo attivo collaborazioni di primo piano in ambiti che vanno dal mainstream al jazz più libertario, con orchestre di ampio respiro e formazioni di carattere più intimo. Il lavoro in duo con Andreas Schaerer ha fruttato nel 2014 la nomina al Premio della critica discografica tedesca per l’album Arkanum. (PK)