Orta di Atella. Pd e ADO “Villano la smetta di fare il bambino capriccioso ed attenda l’esito dei procedimenti giudiziari in corso”
Orta di Atella Riceviamo e pubblichiamo dalla sezione cittadina del Partito Democratico e dal Gruppo Attivisti democratici Ortesi.
“…Gli episodi evidenziati mostrano un quadro preoccupante per la grave diffusione di atteggiamenti di connivenza con soggetti collusi e per la continuità con le precedenti Amministrazioni già oggetto di provvedimenti dissolutori, anche ai sensi dell'art.143 TUEL, nonché con esponenti di spicco della criminalità organizzata radicata sul territorio casertano e napoletano, che delineano un allarmante contesto, in cui sono gli stessi apparati di indirizzo ed amministrativi a fornire condizioni di illegalità per il conseguimento illecito di profitti a discapito degli interessi della collettività.
Per quanto innanzi, nella riunione tenutasi il 6 agosto 2019, il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, integrato con la partecipazione del Procuratore aggiunto presso la D.D.A. di Napoli e del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Napoli Nord, ha espresso parere unanime, con contributi particolarmente convinti da parte dei citati Procuratori, sulla sussistenza di concreti, univoci e rilevanti elementi comprovanti i collegamenti diretti ed indiretti tra singoli amministratori e la criminalità organizzata e su forme di condizionamento degli stessi. …”
Sono queste le considerazioni conclusive espresse nella relazione del Prefetto, che ha sancito lo scioglimento del Consiglio Comunale di Orta di Atella per infiltrazione camorristica e, nei fatti, ha anticipato lo scenario politico devastante, che si è delineato, ancora una volta e con un maggiore grado di collusione con le forze malavitose, sul nostro martoriato territorio.
Altro che “FUMUS E SENSAZIONI”!
Per senso di responsabilità e per amore verso il nostro Paese, mai abbiamo utilizzato queste anticipazioni per fini politici e per attacchi strumentali ai soggetti politici della ex maggioranza.
Sarebbe, però, opportuno che il “sindaco sciolto” ponesse fine alle farneticazioni indirizzate agli esponenti dell’opposizione, etichettati, attraverso ridicoli e infantili post sul web, come “odiatori seriali”, “sfasciacarrozze”, “invidiosi”, “rancorosi” e tanti altri epiteti, frutto di pochezza mentale, dedicando, invece, un poco di tempo a riflettere sulle scelleratezze della sua gestione politica ed amministrativa. Si renderebbe conto di dovere porgere le sue scuse alla nostra intera comunità per aver condotto il nostro Paese, in poco tempo, nel baratro assoluto.
Farebbe, ancora, meglio a dedicare un po’ di tempo ad un’attenta, serena ed obiettiva rilettura delle scelte politiche, che hanno contrassegnato la formazione delle sue liste, l’individuazione della sua squadra di governo e la sua scellerata e catastrofica proposta progettuale e gestionale, evitando, per dignità personale e per rispetto verso il popolo intero, di fare proclami e lanciare invettive.
Un ex primo cittadino che, come un bambino capriccioso, preannuncia, come atto di sfida verso le istituzioni da cui è stato cacciato, ancora un impegno diretto nel futuro politico e amministrativo del nostro Paese, senza preoccuparsi minimamente di chiarire la complicata e delicata situazione che ha, lui stesso, determinato, assumendosene, magari, come affermano, fra l’altro, anche “autorevoli” esponenti dell’ex maggioranza, la totale paternità.
Farebbe, quindi, cosa utile, se attendesse, con rispetto, l’esito dei procedimenti giudiziari in corso, ponendo fine all’ennesimo teatrino, inscenato con quel senso di vittimismo.
Anche perché non riuscirà, certamente in questo modo, a far dimenticare la vergogna che i concittadini, ancora una volta, hanno dovuto sopportare, con enorme sofferenza, nel vedere, la loro Città, sulle prime pagine della carta stampata, leggendo di vicende, per niente edificanti.
Un evento infausto, l’ennesimo, che delinea in maniera ancora più netta, un quadro della passata Amministrazione, addirittura, più preoccupante di quello descritto nella relazione di scioglimento.
Senza dubbio, la carovana circense del passato governo cittadino resterà negli annali della città, come la peggiore esperienza che Orta di Atella potesse fare.
Nel frattempo, i problemi si accumulano ed ai Commissari Prefettizi chiediamo un cambio di passo. Qui tempus praestolatur, tempus ei deest.
Riteniamo improcrastinabile, infatti, una rilettura attenta della situazione attuale, alla luce di quanto espresso nella relazione di scioglimento del C.C. ed, in particolar modo, degli ultimi incresciosi avvenimenti, che hanno coinvolto il nostro Paese, per neutralizzare presenze che hanno sistematicamente espresso stretta e costante vicinanza al governo cittadino e che, ancora oggi, potrebbero creare condizionamenti operativi e silenzi strategici, rallentando l’azione di ripristino della legalità da parte della terna commissariale.
Basti pensare che l’unico Parco giochi pubblico resta chiuso, abbandonato a se stesso, senza che si intravedano iniziative e proposte per una soluzione definitiva. Come restano chiusi, ancora e senza alcuna indicazione su quando riprenderanno a funzionare, il Campo sportivo ed il Palazzetto dello sport. Del nuovo cimitero, si è, ormai, persa ogni traccia.
Riteniamo, poi, quanto mai opportuna la rimodulazione degli incarichi assegnati da un sindaco sciolto per infiltrazione camorristica. In primis l’incarico di presidente della società partecipata Acquedotti Scpa.
Vorremmo, inoltre, conoscere che tipo di provvedimenti intenda prendere la Commissione Prefettizia in merito al Piano Urbanistico Comunale di Orta di Atella, principale motivo di scioglimento, di cui, prima l’ideatore e poi l’estensore, sono, entrambi, finiti in carcere per associazione a delinquere di stampo camorristico.
Chiediamo, in poche parole, ai commissari che facciano sentire in modo forte la presenza dello Stato, favorendo anche un indispensabile confronto con le forze politiche, sociali e culturali di Orta, quelle non implicate nel provvedimento di scioglimento, attraverso il quale determinare un percorso operativo proficuo per la soluzione delle spinose problematiche del nostro territorio. Chi ha tempo, non aspetti tempo!".