Orta di Atella. Successo per il primo incontro su “La Cultura della Legalità”. Catello Maresca “Le mafie si sconfiggono nelle aule scolastiche”

Orta di Atella       “Nessuno di noi ha la vocazione al martirio, ma allora perché combattere le mafie?” Con questo interrogativo il dottor Catello Maresca ha illustrato a giovani e non martedì pomeriggio le ragioni profonde del suo impegno che lo ha portato ad essere un simbolo della lotta alla camorra. L’occasione è stata il primo appuntamento del ciclo di incontri sul tema de “La Cultura della Legalità” ideato ed organizzato dal Presidente del Consiglio Comunale del più grande dei comuni atellani, Giuseppe Pio Massaro. L’uomo che ha legato indissolubilmente il proprio nome alla cattura dell’ultimo capo del clan dei casalesi, Michele Zagaria, ha dialogato soprattutto con in tantissimi studenti e docenti intervenuti al dibattito svoltosi nella sala consiliare intitolata a don Giuseppe Diana e che ha visto la anche la partecipazione del sindaco di Orta di Atella, Antonio Santillo, del suo omologo di Frattaminore, Giuseppe Bencivenga, del consigliere della Città Metropolitana di Napoli, Vincenzo Cirillo e del consulente della Commissione Antimafia, Antonio Arzillo.

Maresca, partendo dalle pagine del proprio ultimo libro “Lo Stato Vince Sempre”, ha con semplicità ed in maniera diretta spiegato come essere dalla parte della legalità “sia per tutti conveniente in quanto solo in questo modo si potranno avere benefici per l’interna comunità e non solo per pochi”. Stimolato dalle domande degli studenti della Scuola Media Stanzione, l’ex magistrato della DDA non ha nascosto timori e momenti di debolezza, ma al tempo stesso ha narrato con dovizia di particolari alcuni degli episodi più singolari non solo della sua vita professionale ma anche di quella personale.

Più volte, tuttavia, ha posto l’accento su quello che a suo modo di vedere non può che rappresentare un punto irrinunciabile nella costruzione di una cultura dell’Antimafia “impegnarsi in una battaglia educativa che prenda le mosse dalla scuola”. E citando le parole “dell’uomo che più ha fatto nella lotte alle mafie, Giovanni Falconeha evidenziato come “la guerra contro la criminalità organizzata si potrà vincere una volta e per sempre quando si sposterà dalle aule dei tribunali , a quelle scolastiche”.

Dal canto proprio gli amministratori di Orta di Atella, Santillo e Massaro si sono detti “orgogliosi di iniziare un percorso nuovo per l’intera comunità. Con appuntamenti come quello odierno, la nostra città si rimette in cammino, consapevole del fatto che tante sfide e difficoltà ci attendono. Basti pensare a quelle legate all’abusivismo edilizio che è stata la forma con cui la criminalità organizzata si è manifestata sul nostro territorio. Tanti i fardelli che gravano su di noi, ma abbiamo fatto una scelta di campo netta e vogliano provare a costruire il futuro di Orta di Atella, parlando alle nuove generazioni e mostrando loro l’esempio anche di persone come Maresca”.

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