ORTA. L'opposizione consiliare ha chiesto, ieri, le dimissioni al sindaco
Vincenzo Gaudino, soprattutto in considerazione della grave crisi politica che sta interessando il più grande dei Comuni atellani.
"Un consiglio comunale che ha decretato il totale fallimento politico/ amministrativo della premiata ditta Gaudino-Tosti. - hanno fatto sapere dalla minoranza
- Un consiglio comunale in cui 5 consiglieri comunali di democratici e riformisti , sono risultati assenti in pieno dissenso verso il Sindaco Gaudino mentre i 2 consiglieri comunali di Orta in Movimento hanno ribadito il loro appoggio esterno in virtù delle spartanza di poltrone avvenuto nella prima crisi politica con le conseguenti dimissioni del Sindaco, poi rientrate per non perdere la sua di poltrona.
Quelli di città visibile, con atteggiamento dei famosi “orchestrali” che suonavano nonostante il Titanic affondava, restano asserragliati nelle stanze dei bottoni, sostituendo la loro proverbiale identità di lotta con quella della conservazione del potere.
Insomma, è un tutti contro tutti in una maggioranza mai coesa e dedita al culto del poltronismo, senza mai riuscire a realizzare iniziative politiche ed interventi amministrative percepite come un vero cambiamento dal popolo ortese.
La compattezza tanta decantata in campagna elettorale altro non era che un carrozzone costruito solamente per vincere le elezioni comunali.
Dopo nove mesi ad Orta di Atella non è cambiato nulla.
Il Palazzetto dello Sport è ancora chiuso.
La scuola media ancora con i doppi turni con tutti i disagi che ne consegue per gli adolescenti e genitori ortesi.
I residenti di via Migliaccio, lasciati al loro destino dopo vane promesse, vivono in condizioni al limite dell’umano.
I famosi 5 milioni , ottenuti grazie al lavoro certosino dei Commissari straordinari ancora “congelati” per inerzia ed insipienza amministrativa con la conseguenza che ad Orta di Atella, abbiamo strade colabrodo, villa comunale ancora chiusa ed una riqualificazione urbana che tarda ad arrivare per l’immobilismo amministrativo dettato dalle continue crisi tra Gaudino e la sua maggioranza.
Il quadro politico al Comune è desolante e preoccupante per i cittadini ortesi, alle prese con una classe dirigente largamente inadeguata.
Noi consiglieri comunali di minoranza, siamo stati presenti al consiglio comunale , perché ci premeva nell’interesse pubblico e per un senso di giustizia sociale nei confronti della comunità ortese, presentare un emendamento sulla Tari, per reintrodurre lo sgravio del 30% per le famiglie con persone diversamente abili.
Una misura che riteniamo come principio di equità e dignità sociale.
Oltre che a certificare ancora una volta , che il Sindaco Gaudino oramai non ha più i numeri per governare una città come Orta di Atella che necessita di risposte rapide e concrete nel campo dell’urbanistica , ambiente, viabilità e tasse.
Gaudino , non può tenere in ostaggio una comunità a causa dei conflitti di natura poltronara e politica della sua maggioranza.
Sindaco se ci sei , batti un colpo, dimettiti per ridare prestigio alle istituzione democratiche ad Orta di Atella e consentire ad una valida alternativa politica, di mettere in campo le risposte che la nostra amata cittadina attende da tempo".