Orta, venerdì il centro “Massimo Stanzione” proietta “Via Nova”, il film sulla strage nazista di Orta di Atella
Orta di Atella. In occasione del settantatreesimo anniversario della strage nazista di Orta di Atella, Venenrdì 30 alle ore 19,30 il Centro Studi Massimo Stanzione è lieto di proiettare presso la sua sede, sita in Orta di Atella (CE) alla via Mazzini n.11, il film evento “La Via Nova”. La pellicola liberamente tratta dai registi Michele Cinquegrana e Concetta De Cristofaro, con la sceneggiatura di Roberto Russo, è diventata nel giro di un anno, dalla sua uscita nelle sale cinematografiche, un cult della storia atellana. I fatti sono narrati in modo esplicito ma senza menzionare i nomi delle persone realmente esistite e coinvolte nel tragico evento. L’uso del bianco e nero rende autentico il filmato, calandosi in quella realtà agraria della Orta degli anni quaranta del secolo scorso, tutta dedita alla lavorazione della canapa. Nonostante la delicatezza di privacy dettata dai giovani registi nostrani, il film mette in luce episodi e quesiti che tutt’oggi sono ancora avvolti da una coltre di nebbia ermetica. Il video-romanzo diviene così una sintesi dei vari “sentito dire”, condito da una lirica dantesca, che raggiunge il suo apice nelle scene finali degli angeli-martiri che in cerchio cercano di proferire “una parola ancora”; una parola ancora per i carnefici ed una parola ancora per i familiari e per quel pneuma, soffio di vita, che ormai diviene sempre più fioco. Emozionante il racconto di quei tragici fatti che alla fine della pellicola le persone anziane ceracano di fare, tutte unite in coro nella frase finale: sono morte solo povere persone innocenti , che niente avevano a che fare con la presunta azione partigiana. Rimane il dilemma aperto e storico-critico sull’interpretazione degli autori del rapimento dei soldati tedeschi, ovvero sono da considerarsi eroi partigiani, alla stregua di quelli di via Raselli a Roma, oppure erano personaggi dediti alla borsa nera ed al furto?
La proiezione sarà presieduta, oltre che dai registi sopra citati, dallo sceneggiatore Roberto Russo.