Partita la campagna “Un mattoncino per la casa di accoglienza Oasi di PAdre Pio”
Sant'Arpino Un Mattoncino per la Casa di Accoglienza “Oasi Di Padre Pio”: è questo lo slogan della campagna di sensibilizzazione avviata a Sant’Arpino al fine di reperire i fondi necessari per il completamento dei lavori per la realizzazione - presso l’ex macello comunale - di una struttura per ospitare persone in difficoltà (immigrati, anziani, poveri, ecc.). Un progetto di solidarietà e amore ideato e tenacemente perseguito nel tempo dagli ammirevoli volontari dall’Associazione “Nostra Signora di Fatima”.
Lo scorso anno è stato inaugurato il primo lotto di lavori che prevede la realizzazione di un refettorio per assicurare quotidianamente un pasto caldo a chi ne avrà bisogno (bambini, anziani, immigrati, ecc.), uno sportello di aiuto per anziani e diversamente abili, uno spazio per attività di animazione per ragazzi, uno spazio ambulatoriale per i poveri bisognosi di speciale assistenza medica.
Ma com’è facile immaginare occorrono altre risorse per proseguire i lavori e portare a termine l’opera che è un autentico sogno di fratellanza, civiltà e speranza. Di qui l’avvio della campagna “Un Mattoncino per la Casa di Accoglienza “Oasi Di Padre Pio””.
I volontari dall’Associazione “Nostra Signora di Fatima” da qualche giorno stanno sollecitando la comunità santarpinese affinchè risponda al loro appello. “Coloro che prenoteranno un mattoncino – spiegano i volontari – avranno la possibilità di dare un concreto sostegno alla realizzazione di un’opera di grande spessore sociale e umanitario. Occorre semplicemente dare ascolto al proprio cuore e, con solo 20 euro, prenotare il mattoncino che recherà il nome del donatore impresso a fuoco e che sarà poi fissato sulla parete anteriore della costruenda cappellina a perenne ricordo dell’ammirevole generosità dell’autore del gesto di solidarietà”.
Gli interessati potranno fare la loro donazione anche tramite conto corrente postale numero 96535430, intestato all’Associazione “Nostra Signora di Fatima”.