Pasquale Pescatore: “L’area residenziale di Via Volta sta per diventare realtà. Le autorità si attivino per risolvere il problema degli insediamenti abusivi”
Sant'Arpino “Un sogno che giorno dopo giorno diventa sempre di più una realtà concreta”. In questo modo il Presidente del Consorzio “Via Volta” di Sant’Arpino, Pasquale Pescatore, descrive la realizzazione del complesso urbanistico- residenziale che sta interessando un’ampia area lungo l’arteria che dal centro del comune atellano collega la provinciale verso Frattamaggiore e Grumo Nevano. Pescatore ricorda come “ormai da otto anni a questa parte, dal lontano 2008, i proprietari dei terreni stanno lavorando alacremente per dare una risposta ad una zona di Sant’Arpino che prima era interessata solamente da una serie di annunci di interventi poi puntualmente rimandati a data da destinarsi. Oggi, invece, cominciano a vedersi i risultati concreti di un’azione seria e determinata portata innanzi nonostante le tante bufere che hanno attraversato il territorio sia locale che nazionale. Partendo da quest’ultimo dato- prosegue nella propria disanima Pescatore- mi riferisco in maniera particolare alla grave congiuntura economica- finanziaria che ha colpito l’intero sistema Paese ed in particolare il settore edilizio attraversato da una crisi tipica di un vero e proprio periodo bellico. Passando alla situazione prettamente santarpinese, come non ricordare la crisi amministrativa comunale che ha portato ad un deficit di governo ed al susseguirsi di due appuntamenti elettorali nel giro di pochissimi anni. Ma nonostante questi fattori tutt’altro che favorevoli, ed ai tanti personaggi specializzatisi solo ed esclusivamente nel disturbare e nel praticare l’arte del rancore, con la pazienza, la perseveranza, la determinazione ed al tanto coraggio di tutti i coinvolti siamo a pochi passi dal traguardo finale”. E nell’illustrare quanto realizzato Pescatore, senza celare un pizzico di orgoglio, parla di “una vera e propria area residenziale dotata dei più avanzati standard di servizi. Otto anni fa al nostro primo accesso ci trovammo difronte solo una fittissima boscaglia ed un cumulo di rifiuti, a seguito degli scarichi degli occupanti senza titolo dei terreni in questione. Oggi invece abbiamo creato un complesso residenziale dove tante famiglie possono trovare la soluzione abitativa che da anni aspettavano e maggiormente consona alle proprie esigenze. Il tutto senza dimenticare la realizzazione di quei servizi fondamentali per garantire una qualità della vita elevata. L’area ormai è dotata di tutti i servizi infrastrutturali, a cominciare da quello idrico finendo a quello elettrico, passando per quello del metano e dei servizi telefonici e di rete, e si avvia verso il completamento, il tutto con il rispetto di standard”. E parlando dell’aspetto ambientale, Pescatore cita quale esempio delle tante difficoltà affrontate “la pretestuosa polemica dell’anno scorso circa la presunta rimozione di un cedro senza il rispetto delle procedure di legge. Nulla di più falso, più volte personalmente, ed attraverso i miei collaboratori, mi ero attivato con le autorità preposte per discutere della migliore soluzione possibile per tale arbusto, ed alla fine si decise di intervenire quando, nonostante il silenzio di chi di competenza, lo stesso albero era diventato un pericolo per l’incolumità pubblica e privata”. Ma Pescatore ricorda come una gravissima problematica resti ancora sul tappeto e cioè “quella dell’occupazione senza titolo da parte di migranti di un’estesa area, ricadente sia in lottizzazioni private che in pubbliche, dove questi nuclei familiari hanno creato in maniera abusiva e senza alcuna autorizzazione delle abitazioni e non è chiaro nemmeno come facciano ad usufruire di utenze e servizi. Nonostante i ripetuti esposti alle autorità pubbliche dei mesi addietro nulla si è mosso, e pertanto sono dovuto ricorrere alla magistratura investendo della questione la Procura presso il Tribunale di Napoli Nord. Mi auguro sinceramente che il tutto si risolva in breve tempo anche perché cittadini ed imprenditori che hanno speso soldi, dando anche una piccola risposta in termini occupazionali ed economica al territorio, vedano garantiti i propri diritti. Per questo rivolgo un appello anche alla nuova amministrazione comunale, appena insediatasi, affinché si attivi per affrontare la problematica. Del resto è inconcepibile che l’Ente Comune che ha preteso dai proprietari il 40% dell’intera lottizzazione, oltre che un percentuale di trasferimento di immobili a titolo di housing sociale, comprensivo di tutte le spese, non faccia rispettare leggi e sentenze. Non si può compromettere un risultato tanto importante cedendo al ricatto di chi non rispetta la legge”.