Referendum. A Sant’Arpino acceso confronto fra i sostenitori dei due fronti.
Sant'Arpino Si è svolto come previsto Sabato 15 ottobre alle ore 10:00 presso l’aula consiliare del comune di Sant’Arpino la tavola rotonda sulla riforma costituzionale oggetto del referendum del 4 dicembre 2016.
Ad introdurre i lavori è stato Giorgio Catena, coordinatore del movimento “Speranza e Futuro per Sant’Arpino” mentre la consigliera Speranza Belardo, delegata alla trasparenza e alla sensibilizzazione alla morale anticamorra, si è occupata di moderare la discussione. Nel suo intervento la consigliera ha inoltre richiamato la struttura complessiva della riforma e i principali articoli su cui essa è intervenuta. Anche il sindaco Giuseppe Dell’Aversana ha voluto portare un saluto istituzionale a nome dell’amministrazione comunale. Nel suo intervento Dell’Aversana ha ricordato che la genesi dell’attuale amministrazione è nel percorso del movimento Speranza e Futuro, la cui “mission” politica continua in parallelo all’attività amministrativa e la tavola rotonda sulla riforma va nel solco di questa mission.
Successivamente il prof. Raffaele Manfrellotti, docente di Istituzioni di Diritto Pubblico presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli e l’avv. Pasquale Fedele hanno esposto alcuni degli aspetti tecnici della riforma, esprimendo anche alcune perplessità.
Dopo gli interventi tecnici, si è entrati nel vivo del dibattito, che ha visto alternarsi a due a due i promotori del no e quelli del sì. Un primo appassionato ed autorevole intervento è stato quello della prof.ssa Carmela Capolupo, docente di Diritto Costituzionale, che ha descritto come dal suo punto di vista la riforma, in particolar modo accompagnata dalla nuova legge elettorale, introduca dei rischi di deriva autoritaria, concedendo un potere molto ampio a partiti scarsamente rappresentativi della realtà ed in particolare ai loro capi politici.
L’ingegnere Salvatore Legnante, rappresentante del Comitato Atellano per il NO e già candidato alle scorse elezioni regionali per “Mo! Lista Civica Campania”, ha invece sottolineato come la riforma si inserisca nel contesto più ampio di quella che ha definito “la corruzione del linguaggio”, ponendo l’accento su come ad esempio la definizione di regioni “virtuose” inserita nel nuovo articolo 116 nasconda di fatto lo sdoganamento di una sorta di regionalismo differenziato che premia i più ricchi, introducendo nella carta un principio neoliberista che certo non era nelle intenzione dei padri costituenti.
A questi due interventi sono seguiti quelli di Giuseppe Diliberto, intervenuto in rappresentanza del Comitato per il Sì in sostituzione dell’on. Nicola Caputo, assente per impegni istituzionali, e l’on. Camilla Sgambato. Entrambi gli interventi hanno voluto sottolineare come la riforma non stravolgesse affatto l’impianto della prima parte della costituzione (indicata come “la più bella del mondo”) ma si limitasse a semplificare l’architettura dello stato, proiettando il paese nel futuro. In particolare, Diliberto ha sottolineato l’importanza del superamento del bicameralismo paritario mentre l’on. Sgambato ha ribadito come dal suo punto di vista non ci fosse alcuna svolta autoritaria; al contrario, ha sottolineato come nella riforma siano stati ampliati i poteri della corte costituzionale, sia stato introdotto il referendum di indirizzo, ridotto il quorum per quello abrogativo e sia stato alzato il quorum per l’elezione del presidente della repubblica.
La seconda serie di interventi è stata affidata per il No agli on. Luigi Cirillo e Sergio Puglia, rispettivamente consigliere regionale e senatore del M5S, e per il Sì all’on. Gennaro Oliviero, consigliere regionale PD, e al senatore Lucio Romano del gruppo Autonomie. Inevitabilmente in questa seconda serie si sono toccati argomenti anche di natura politica. Ciononostante, in particolar modo nell’intervento dell’on. Cirillo, il dibattito è rimasto in larga parte centrato sul merito della riforma e sui suoi risvolti.
Infine, è stato possibile per il pubblico dialogare in maniera diretta con i relatori, contribuendo a sviluppare un dibattito acceso, talvolta caldo, ma sempre molto costruttivo ed interessante.
“Con questo incontro credo che abbiamo reso un bel servizio alla comunità santarpinese – commenta Giorgio Catena – offrendo l’occasione di un confronto politico aperto su un tema di straordinaria complessità ed importanza. Io e la consigliera Belardo siamo stati davvero felici di riscontrare nel pubblico intervenuto una grandissima voglia di partecipare e di essere protagonisti consapevoli delle proprie scelte. Ci sono stati anche momenti di leggera tensione, ma questo dimostra che l’argomento era sentito non solo dagli addetti ai lavori, ma anche dai cittadini comuni e questo per noi significa che c’è ancora interesse per la politica, quella vera, ed è necessario che movimenti come quello che rappresentiamo sappiano interpretare ed intercettare questa nuova voglia di partecipare dei cittadini.
Desideriamo, io e la consigliera Belardo, ringraziare oltre i relatori tutti i cittadini presenti, che sono stati davvero numerosi, per il grande civismo dimostrato. Un ringraziamento particolare va infine a Raffaele Bencivenga del M5S di Cesa e a tutti coloro che con il loro sostegno hanno reso possibile questa bella giornata di politica”.