Sant’Arpino, AD:” la trasparenza di Dell’Aversana sempre più opaca. Chiediamo l’intervento dell’Anac”
SANT'ARPINO. Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo politico "Alleanza Democratica per Sant'Arpino".
Si è tenuta oggi, 17 gennaio 2018, al comune di Sant'Arpino, la commissione trasparenza richiesta dal gruppo di "Alleanza Democratica per Sant'Arpino". Durante la seduta, sono state chieste delucidazioni in merito all'incresciosa vicenda sul prelievo fraudolento ad opera di un funzionario comunale che ha costretto Francesco Pezone, ex Presidente del Co.D.I., a presentare denuncia ai carabinieri nei confronti del Sindaco Giuseppe Dell’Aversana ed alcuni dipendenti dell'ente pubblico da lui governato.
Iolanda Boerio e Maria Rosaria di Santo, fortemente preoccupate per l'atteggiamento del primo cittadino e della sua amministrazione, hanno chiesto anche spiegazioni su una serie di anomale delibere e del susseguirsi disordinato di provvedimenti, che stanno suscitando nei cittadini di Sant'Arpino forti dubbi sulla regolarità procedurale adottate dall'attuale giunta.
Dal gruppo di Alleanza Democratica fanno sapere: "Ad oggi non ci sono state fornite riposte atte a motivare il prelievo fraudolento eseguito da Pasquale Lettera, così come denunciato da Pezone, di 1600 euro dal conto corrente bancario intestato al Codi, di cui lo stesso Pezone, in qualità di presidente, è attualmente l'unico a poterne legalmente disporre. Ovviamente nessuna motivazione che abbia un senso logico è stata data nemmeno sul prelievo effettuato mediante falsificazione della firma in calce ad una delega, rilasciata al funzionario, per poter prelevare il denaro da destinare alle iniziative natalizie programmate dal comune. Siamo sconvolti dalle dichiarazioni di Dell'Aversana e dell'atteggiamento pericoloso e strafottente che sta assumendo questa amministrazione, soprattutto dopo aver fatto una campagna elettorale incentrata esclusivamente sulla legalità. Il sindaco è passato dagli slogan sulla trasparenza, ai fatti che di chiaro hanno solo incongruenze ed irregolarità. La casa comunale - sempre più opaca e blindata - è gestita da chi era partito con il cavallo di battaglia della legalità per affannarsi con l'asino ragliante della frode.
Vista la gravità del fatto denunciato, oltre a presentare un esposto al Tribunale di Napoli Nord, invieremo una comunicazione a Raffaele Cantone, affinché l'Autorità Nazionale Anticorruzione controlli quanto visibilmente mascherato."