Sant’Arpino, cancellato il nome di Eugenio Di Santo dalle statue che ha inaugurato quando era sindaco
SANT'ARPINO. Cancellato, nei giorni scorsi, il nome di Eugenio Di Santo da tutte le statue che ha fatto installare durante le sua amministrazioni. Un'iniziativa adottata dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Dell'Aversana che ha creato scalpore tra i cittadini.
"Un amico ieri mattina mi ha chiamato dicendomi che doveva raccontarmi una cosa che l'aveva lasciato letteralmente senza parole - ha dichiarato l'ex sindaco Eugenio Di Santo - Mi ha raccontato che aveva visto due operai che cancellavano il mio nome dalle targhe di alcune statue da me volute durante i miei mandati da sindaco. L'amico mi ha detto che non credeva ai suoi occhi e che si era avvicinato per guardare meglio, e che non sapeva a cosa pensare quando ha capito che non si era sbagliato, quegli operai stavano proprio cancellando il mio nome. A quel punto mi è venuto da ridere e sapete perché? Perché mi sono reso conto che al peggio davvero non c'e' mai fine! Ebbene si, il sindaco Dell'Aversana e la sua maggioranza, anziché preoccuparsi di risolvere i numerosi problemi di un paese, ormai in condizioni disastrose solo per colpa loro, cosa hanno fatto? Hanno "ordinato" a due operai della ditta Magemi Costruzioni di Parete di cancellare il mio nome dalle statue e dalle targhe realizzate quando ero sindaco. E ho pensato poverini, solo chi è accecato dalla cattiveria e dall'invidia può illudersi che basti cancellare un nome per cancellare tutto ciò che è stato fatto, tutti gli obiettivi raggiunti e soprattutto l'affetto e la stima che ogni giorno i santarpinesi manifestano nei miei confronti. Come in una spedizione punitiva Dell'Aversana e company hanno ordinato a quegli operai di mettere in atto un ATTO VANDALICO a tutti gli effetti, del quale mi riservo di verificare le conseguenze penali. Ma intanto la realtà è che sindaco e company non hanno fatto altro che punire e condannare loro stessi e rivelarsi ancora una volta in tutta la loro incapacità e malignità. È chiaro che Dell'Aversana e company pensano di governare a vita e hanno dimenticato che invece a breve ci saranno le elezioni e parecchi di loro torneranno a casa e quelle scritte torneranno al loro posto! Ma nelfrattempo la domanda è: con quale delibera o determina e con quali motivazioni è stato ordinato questo inqualificabile ATTO VANDALICO? E se mai ci fossero motivazioni valide, perché all'ingresso del cimitero c'e' ancora la lapide con il nome del sindaco Legnante? Forse dall'alto del vostro delirio di onnipotenza pensate di intimorire qualcuno, ma nessuno può intimorire chi dice solo la verità! A DELL'AVERSANA E COMPANY POSSO SOLO DIRE: VERGOGNA!!!!!! VERGOGNA!!!!!! VERGOGNA!!!!!!