Sant’Arpino. Carnevale Atellano, si è chiusa stamattina una mediocre edizione organizzata dal duo D’Elia-Iorio, incapaci di aggregare e affetti da “targhite acuta”

(di Idio M.F. Urciuoli)

SANT'ARPINO. Si è chiusa questa mattina con la cerimonia della consegna delle targhe una mediocre edizione del Carnevale Atellano organizzata dal comitato permanente "Virginio Guida" guidato dal presidente Elpidio D'Elia e dal vice presidente in pectore Elpidio Iorio.

Al netto della partecipazione delle scuole, che organizzano comunque ogni anno autonomamente manifestazioni legate al carnevale (con o senza il Comitato), tanti sono i punti negativi che hanno accompagnato la manifestazione che ricorderemo per la consegna di un numero indefinito di premi e di targhe, sulla scia della manifestazione Pulcinellamente organizzata da Iorio (affetto da "targhite acuta"), ma anche per la minore partecipazione popolare di sempre.

Questo perché gli oltre cento figuranti inizialmente sbandierati per i due cortei della domenica e del martedì di carnevale si sono ridotti a meno di venti a causa di una serie di forfait legati, con tutta probabilità, alle scelte imposte da un'organizzazione schiava degli sponsor e poco propensa al confronto e al dialogo con chi avrebbe dovuto prendere parte alle sfilate. Chi ha deciso, inoltre, ha ben pensato di organizzare due cortei da oltre 10 km che hanno attraversato tutti e tre i Comuni dell'agro atellano: partenza dall'Ex Municipio di Atella di Napoli e arrivo in piazza Macrì la domenica e percorso inverso il martedì. Risultato: un disastro. Per il martedì la volontà di chiudere la kermesse all'Ex Municipio è stata molto mal digerita dalla popolazione santarpinese, del tutto assente nello spazio antistante la struttura di via Martiri Atellani anche perché nel frattempo è stata lasciata al buio piazza Macrì, cuore pulsante del carnevale atellano. Uno schiaffo alla popolazione legata a doppio filo alle maschere per concentrare tutto all'Ex Municipio dove, inoltre, è stato organizzato anche l'evento dell'annullo filatelico per l'edizione di quest'anno, costato chissà quanti soldi ma buono solo a soddisfare l'egocentrismo di qualcuno.

Tutto ciò, ovviamente, tralasciando il fatto che l'edizione di quest'anno è stata completamente snaturata rispetto alle tradizioni storiche del carnevale atellano con i cortei che non hanno avuto un tema unico: ognuno si è vestito come voleva e non era in programma la Canzone di Zeza, non era in programma la performance del "Trionfo e Morte di Carnevale" e non era prevista alcuna rappresentazione teatrale carnevalesca propria del territorio atellano. Inverosimilmente nel corteo di Carnevale mancava Carnevale, morto, in una funebre piazza Macrì, con largo anticipo rispetto al martedì grasso.

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