Sant'Arpino Dati alla mano la situazione finanziaria del comune inizia a dare segni di ripresa. rispetto alla partenza del giugno 2016. I dati dicono che la TARI del 2017 (la prima della neo eletta amministrazione) è stata pagata dal 61% dei contribuenti rispetto al 51% dei cittadini che pagava nel 2016. "
La situazione non è ancora ottima - dichiara il sindaco
Giuseppe Dell'Aversana-
deve pagare almeno l'ottantacinque per cento della popolazione però, intensificando i controlli ed evitando i ruoli suppletivi é aumentata la percentuale di chi paga. Confermo che fra coloro che non pagano la maggioranza sono cittadini che possono benissimo farlo ".
Dall'analisi dei dati , esce fuori che inizialmente la TARI 2013 era stata pagata dal 40% dei cittadini poi a seguito della riemissione dei ruoli da parte della neo amministrazione si è raggiunto il 71% dei pagamenti. Cosi accaduto anche per le due successive annualità della tassa dei rifiuti, la TARI 2014 che registrava il pagamento solo del 42 % dei contribuenti a seguito di una riemissione di ruoli è salita al 67% mentre la TARI dell'anno 2015 che partiva da una percentuale del 44 % ha visto un incremento fino al 65% dei paganti. "
La riemissione dei ruoli era un atto dovuto per tutelare le casse comunali ed i cittadini hanno acquistato fiducia nelle istituzioni- aggiunge il sindaco
Dell'Aversana che detiene anche la delega al bilancio-
vedendo un'amministrazione che controlla. .
L'internalizzazione dell'ufficio tributi ha portato risultati lusinghieri e ringrazio i dipendenti comunali per il lavoro fatto, ma non basta, la situazione è ancora molto difficile. " Per l'IMU ancora non paga il 100% degli utenti, ma si è avuto un incremento negli incassi da 1.570.000 euro del 2016 ad 1.800.0000 euro del 2017, oltre al recupero degli anni 2012 e 2103 messo in moto dall'attuale amministrazione con previsioni in entrate superiori ai 200 mila euro. Nel consiglio comunale ultimo inoltre è stato modificato il regolamento delle entrate con la possibilità di concedere, la rateizzazione delle somme dovute per l’acquisto di volume edificabile di proprietà del Comune fino ad un massimo di 24 rate mensili. Ricordiamo che il comune deve incassare dal piano casa per cessione di volumetrie oltre 430 mila euro dal 2013. L'amministrazione ha chiesto il dovuto concedendo anche l'opportunità del rateizzo. Nonostante questi incrementi di entrate, rimane ancora critica la situazione finanziaria con le casse ancora in deficit ed una massa debitoria di oltre 11 milioni di euro a cui il comune cerca di far fronte con il piano di riequilibrio pluriennale. Le casse comunali piangono e
Dell'Aversana deve risanare il bilancio con numeri alla mano e con lo scopo di far pagare tutti per far pagare meno. Intanto il consuntivo 2017 certifica che le spese dell'ente sono state di circa 400 mila euro inferiori rispetto al 2016, mettendo in risalto come la spesa complessiva dell'ente sia diminuita.