Sant’Arpino. Discesa di Babbo Natale e della Befana, Pensiero Comune:”Una fune da 1464 euro non tira su il paese”
SANT'ARPINO. È arrivata poco fa la controreplica del gruppo "Pensiero Comune" (Lettera/Pezone) all'amministrazione comunale guidata dal sindaco Ernesto Di Mattia (per leggere l'articolo dell'amministrazione clicca qui).
"In merito alla replica dell’Amministrazione Comunale di Sant’Arpino, desideriamo fornire una risposta chiara, puntuale nel pieno rispetto della verità dei fatti e delle normative vigenti.
1. Fondi vincolati: nessuno ha messo in discussione la destinazione di legge.
La cifra di 1.464 euro, come giustamente precisato dall’Amministrazione, proviene dal “Fondo per le attività socio-educative a favore dei minori” (art. 42, comma 1, del D.L. 4 maggio 2023, n. 48, convertito con modificazioni dalla L. 3 luglio 2023, n. 85),cui scopo è precisamente quello di finanziare iniziative rivolte alla fascia d’età infantile e adolescenziale, con particolare attenzione ai minori in condizioni di svantaggio.
La nostra critica, quindi, non riguarda la provenienza dei fondi, ma la tipologia dell’intervento scelto.
2. La vera domanda è sull’opportunità.
In un contesto sociale ed economico difficile, e in una realtà comunale ufficialmente in stato di dissesto finanziario, riteniamo doveroso interrogarsi su quali siano le attività realmente utili, inclusive e coerenti con gli obiettivi educativi del fondo.
Far scendere Babbo Natale e la Befana con le funi dal Palazzo Ducale, per un costo complessivo di 1.464.00 euro, rappresenta davvero un’attività con un forte impatto socio-educativo?
Non sarebbe stato più efficace, ad esempio, investire quei fondi in laboratori, attività ludico-didattiche, distribuzione di materiale educativo o doni simbolici destinati a minori con disabilità o appartenenti a famiglie svantaggiate?
3. Gestione del dissesto e principio di prudenza.
Ricordiamo che con Delibera del Consiglio Comunale n. 17 del 27/05/2019, Sant’Arpino ha dichiarato il dissesto finanziario. Tale condizione comporta non solo il controllo stringente della Corte dei Conti, ma anche l’obbligo – per l’amministrazione in carica – di adottare criteri di massima sobrietà e prudenza, anche nella gestione di fondi non comunali.
Secondo quanto stabilito dall’art. 244 del TUEL (D.Lgs. 267/2000), l’ente in dissesto è chiamato ad agire con criteri di essenzialità e priorità, proprio per ripristinare equilibrio economico e fiducia istituzionale.
4. Obblighi di trasparenza e responsabilità verso i cittadini.
In base all’art. 1, comma 1, del D.Lgs. 33/2013, ogni amministrazione ha l’obbligo di garantire la massima trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche, inclusi i fondi vincolati. Il cittadino ha diritto a conoscere non solo se una somma è stata spesa correttamente secondo la legge, ma anche come è stata spesa e con quale criterio di opportunità.
5. Il confronto politico anche se critico non è tossico.
Le accuse di “populismo” e le battute sulle vignette satiriche ci paiono fuori luogo. La satira, come la critica politica, è un diritto costituzionalmente garantito, è parte fondamentale di un sistema democratico sano.
Ridicolizzare chi solleva perplessità legittime non rafforza l’amministrazione, ma dimostra un atteggiamento poco incline al dialogo e alla trasparenza.
6. Il sindaco dovrebbe conoscere bene la normativa
Sorprende che proprio il sindaco Ernesto Di Mattia, ex responsabile economico-finanziario presso il Comune di Lusciano, non riconosca la piena legittimità della nostra osservazione.
In qualità di tecnico esperto, dovrebbe sapere che, oltre alla correttezza formale, occorre valutare la sostanza dell’azione amministrativa, soprattutto in un Comune in dissesto, dove ogni euro speso dovrebbe avere il massimo impatto sociale possibile.
In conclusione, ribadiamo con fermezza, che la nostra posizione non è contro Babbo Natale, la Befana o le feste per i bambini, ma contro gli sprechi per non averli impiegati in maniera realmente utile, educativa e inclusiva per la comunità infantile e giovanile del nostro territorio. Noi crediamo che si possa e si debba portare gioia e inclusione con sobrietà, intelligenza e rispetto per le reali priorità della comunità.
Pensiero Comune continuerà ad esercitare il proprio ruolo di controllo e proposta, sempre nell’interesse esclusivo dei cittadini santarpinesi.
Il gruppo politico “Pensiero Comune” "