Sant’Arpino. Domenica la presentazione del libro di Pasqualina Iavarone Pezzella “La follia del potere economico e la punizione della nemesi”.
Sant'Arpino Domenica, alle ore 10:30, a Sant’Arpino nella sala convegni di Palazzo Ducale “Sanchez de Luna”, nell’ambito della rassegna letteraria “Sulle Orme del Cantor d’Enea”, sarà presentata in anteprima l’opera “LA FOLLIA DEL POTERE ECONOMICO e LA PUNIZIONE DELLA NEMESI” (Edizione Artetetra) della scrittrice Pasqualina Iavarone Pezzella.
All’evento, ideato dalla Pro Loco di Sant’Arpino col patrocinio del Comune di Sant'Arpino, prenderanno parte: il sindaco Giuseppe Dell’Aversana, il docente nonché autore di testi di storia Giuseppe Bagno, la dirigente dell’Istituto Comprensivo “Rocco - cav. Cinquegrana” Maria Debora Belardo. La mattinata, moderata dal giornalista Elpidio Iorio, sarà introdotta dai saluti istituzionali del presidente della Pro Loco Aldo Pezzella e della presidente del consiglio comunale nonché delegata alla cultura Ivana Tinto. Ad allietare l’iniziativa, una performance musicale degli Allievi dell’I.C. “Rocco - cav. Cinquegrana”.
Pasqualina Iavarone Pezzella, che vive e opera a Sant'Arpino, ha già pubblicato diversi ed apprezzati volumi tra cui: Miracolo a Sant'Arpino (1979), L'Arte Italiana degli anni '80 (1981), Raccolta di novelle (1982), Noi (1982), Cuori di cocci (1984), Sorella droga (1988), La mia guerra (1992, Archivio di Stato, Pieve S. Stefano), Siepe (1999), Poesie (2000), Ieri e Oggi (2001), Sulle orme degli Antenati (2007), Non solo Sud (Ritratti d'Autore) (2011), Nella Memoria Storica Di Atella. Miti e Classicismo (2013), Sulle ali del tempo (2015) Nel cuore dell’enigma (2016).
Quest’ultima fatica letteraria è un bellissimo romanzo, perfettamente connotato dal punto di vista storico e paesaggistico, che riporta descrizioni particolareggiate ed estremamente interessanti di scenari, stili di vita, tradizioni, usi e costumi di un tempo ormai lontano. In esso s’intrecciano e si susseguono storie d'amore e di vita, di sentimenti contrastanti, di ingiustizie di gente brutalizzata, umiliata, distrutta nell'animo prima ancora che privata della vita e della dignità. Ma si narra anche di storie di lotta e riscatto, di una rivalsa giusta che alla fine prende il sopravvento.
La professoressa pone l'accento sulla complessità dell'essere umano, sulle motivazioni che lo spingono a certe azioni, sulla sottile linea che separa il bene dal male, confine a volte netto, altre più sfumato.
Le situazioni forti, che non mancano, sono descritte con una dolcezza ed una delicatezza non comuni. La leggiadria con la quale ella narra gli eventi è un bene altamente apprezzabile. Questa sobrietà letteraria non toglie assolutamente nulla alla forte carica emotiva che il romanzo sprigiona, anzi lo rende ancor più interessante ed adatto ad un vasto pubblico.
In comune con quelle precedenti, quest’opera è in grado di legare leggendari oggetti del passato a un teatro storico lontano da noi, ma che ci appare vicino: il mondo di Atella, la Città delle Fabule da cui discende Sant’Arpino. Con le sue leggende, le sue stratificazioni insondabili, le sue maschere che nascondono e rendono possibili “misteri” protetti dalla millenaria lunghezza del tempo, Atella rimane per la professoressa la meta preferita di studio e racconto, l’obiettivo privilegiato della sua meritoria opera di divulgazione letteraria, il patrimonio sano di valori da trasferire ai giovani per renderli più solidi e guardinghi al cospetto del futuro.
Dall’alto della sua sapienza precisa che il suo lavoro è “un sogno reale donato alle prossime generazioni, a sacra tutela della propria identità”.
Pasqualina Iavarone Pezzella, docente in pensione, è nata a Striano (NA) ma vive a Sant’Arpino (CE). Scrittrice, Poetessa e Saggista, ha pubblicato diverse e interessanti opere. È presente in molte antologie letterarie e in dizionari di varia cultura.
È stata recensita da numerosi e prestigiosi giornali e riviste. Ha partecipato a svariati concorsi nazionali ottenendo riconoscimenti lusinghieri con medaglie d’oro nella narrativa, nella poesia in vernacolo ed in lingua.
È socia benemerita di Accademie e sodalizi d’Arte. Ha collaborato alla Procellaria, a Presenza Cristiana, a Presenza Missionaria, a Presenza, a Fiorisce un Cenacolo, a Symporiacus, a Poeti nella società e, ad altri ancora. Scrive per l’UNICEF.