Sant’Arpino. Fede, Folklore e applausi, i Fujenti Atellani sbancano Piazza Macrì nel giorno dell’ottava. Di Mattia:”Tradizioni che fanno bene al territorio”
(di Idio Urciuoli)
SANT'ARPINO. Grande partecipazione di pubblico, ieri, in piazza Macrì, per la Sesta Edizione della Commissione “Fujenti”, dedicata alle associazioni dei devoti della Madonna dell’Arco e organizzata dal gruppo A.M.D.A. "Fujenti Atellani" di via San Giacomo presieduta da Tommaso Colella.
Una decina di Chiette (Squadre) composte dai devoti vestiti di bianco hanno sfilato con i classici vessilli raffiguranti la Vergine di Sant'Anastasia effettuando, tra tradizione religiosa e folklore, i suggestivi movimenti dellle bandiere infoderate nei sospensori di cuoio con la musica suonata, per tutte le associazioni giunte a Sant’Arpino, esclusivamente dal vivo dalle bande musicali al seguito: per regolamento non era possibile partecipare senza i musicisti.

Ampio spazio ha avuto il gruppo "di casa" di via San Giacomo che ha presentato nel cuore socio-culturale del Comune atellano sia il quadro, che il tosello. "Ringraziamo in quanti ci hanno aiutato a vario titolo per la buona riuscita dell'evento - hanno fatto sapere dal sodalizio religioso - e a tutti quelli che collaborano con noi durante l'anno. Ieri con l'ottava si è chiuso un ciclo annuale che in realtà, però, non si chiude mai perché noi abbiamo attività nel nostro calendario associativo durante tutto l'anno: sovente, infatti, ci incontriamo per momenti di preghiera o per organizzare piccoli eventi legati al culto mariano".
Durante la giornata è intervenuto anche il sindaco Ernesto Di Mattia, presente durante l'esibizione della Chietta di via San Giacomo. "Quella della devozione alla Madonna dell'Arco è una tradizione sana che fa bene al territorio e ci arricchisce come comunità. - ha sottolineato il primo cittadino - Ed è straordinario vedere come si operi per tramandare la tradizione da genitori a figli in famiglie legate dalla devozione per la Vergine di Sant'Anastasia. Particolarmente rilevante, inoltre, è lo spirito associazionistico che si percepisce abbastanza celermente in un gruppo che conta un centinaio di persone e che ormai è una realtà consolidata del nostro tessuto sociale anche grazie al fatto che tutti lavorano, ben coordinati, concentrati su un unico obiettivo".