Sant’Arpino. Giornate FAI, il racconto di un cicerone. “Ho appreso cose che non sapevo su Palazzo Ducale. Emozionata ma orgogliosa della mia storia”
(di Sara Bamundo 3ª E)
SANT'ARPINO. Gli alunni della scuola secondaria di primo grado dell'istituto comprensivo "Rocco Cav. Cinquegrana" e della sezione distaccata di Sant'Arpino del liceo scientifico "Siani" di Aversa hanno partecipato alle giornate FAI d'inverno, con lo scopo di rendere accessibili dei monumenti che, solitamente, sono chiusi al pubblico, facendone riscoprire la storia. Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) è una fondazione no-profit che nasce con l'obiettivo di proteggere e valorizzare il patrimonio storico-artistico e paesaggistico d'Italia.
Durante la giornata FAI di Sant’Arpino, che si è tenuta giovedì 23 novembre, l'attenzione dei visitatori è stata focalizzata sui monumenti e sulle opere che si trovano nei pressi di piazza Macrì, nello specifico: il Palazzo Ducale, la chiesa di Sant’Elpidio, la Madonna Della Lettera, le Maschere Atellane e le storie dei personaggi che hanno fatto la storia del paese, come ad esempio il tenente garibaldino Giuseppe Macrì.
I miei compagni di classe Francesco Dell'Aversana, Annalisa Cesaro, Serafina Salvato ed io abbiamo partecipato alla giornata in qualità di “apprendisti ciceroni” e il nostro compito è stato quello di esporre ad altri compagni del nostro Istituto e ai ragazzi del liceo "Siani" l’argomento che avevamo studiato, dopo esserci preparati all’incirca per due mesi, facendo prove sul luogo e a scuola. La mia compagna Annalisa ed io ci siamo occupate della facciata del Palazzo Ducale e della sua storia. Tutti noi apprendisti ciceroni ci siamo recati in piazza Macrì il giorno 23 novembre alle ore 8 e abbiamo raggiunto i docenti di arte che ci hanno assistito in questa splendida giornata, professori Lucia D’Antonio, Marianna Di Tella, Lillino Paternostro e Anna Dell’Aversana.
Ci siamo riuniti e abbiamo indossato i cartellini con il nostro nome, cognome, classe e una spilla verde, con la scritta “apprendista cicerone FAI”. Ci siamo poi sistemati nelle postazioni che avevamo stabilito in un precedente incontro e atteso che arrivassero gli alunni delle classi terze della nostra scuola e quelli delle superiori, che erano divisi in due turni, il primo turno dalle 9 alle 11 e 30 circa, formato da sei classi, a loro volta divisi in tre gruppi, ed il secondo gruppo, dalle 10 e 45 alle 13 e 30 con la stessa organizzazione del primo. La mia compagna ed io, posizionate sulla facciata frontale del palazzo, abbiamo spiegato, munite di microfono e cassa, a tutte le classi che ci raggiungevano la storia e la struttura del Palazzo Ducale. Altri “ciceroni” che si occupavano delle maschere atellane e della storia dei personaggi storici di Sant’Arpino erano posizionati in alcune stanze del Palazzo Ducale. I nostri compagni che si occupavano della Madonna della Lettera erano all’esterno, mentre gli apprendisti ciceroni che si occupavano della chiesa erano posti all’esterno.
È stata una giornata intensa ma bella, ci siamo tutti divertiti e, nonostante la fatica nello studio e nella preparazione per l’esposizione, è stato bello diventare guide turistiche per un giorno e spiegare ai nostri compagni ciò che sapevamo. Sono molto contenta di aver partecipato a questa iniziativa soprattutto perché penso che sia importante conoscere la storia del paese in cui viviamo, le nostre origini e tutti gli edifici che spesso diamo per scontati ma che hanno una storia bellissima. Anche io ho appreso cose non sapevo sul Palazzo Ducale. Ero emozionata, ma al tempo stesso orgogliosa di esporre e raccontare la storia del mio paese.
Sara Bamundo 3E