Sant’Arpino. Grande successo per il corso di educazione sessuale al “Rocco-Cinquegrana”: l’istituto abbatte i tabù legati alla sfera sessuale e si dimostra al passo coi tempi

(di Idio Urciuoli)

SANT’ARPINO. Si è concluso qualche giorno fa il corso di educazione alla salute ed educazione sulle malattie sessualmente trasmissibili attraverso liquidi biologici organizzato per le classi terze della scuola secondaria di primo grado dall’istituto comprensivo “Rocco-Cinquegrana” guidato dalla dirigente scolastica Debora Belardo.

Durante il laboratorio, promosso a titolo gratuito dalla scuola locale e tenuto dalla ginecologa Angela Ruggiero e dalla psicologa Maddalena Di Leva, i ragazzi hanno avuto modo di confrontarsi su argomenti che, di solito, rappresentano un tabù. Argomenti di fondamentale importanza nel percorso di crescita dei giovani su cui sovente aleggia un alone di imbarazzo che, però, grazie alla volontà della dirigenza dell’istituto, è stato spazzato via per lasciare spazio alla consapevolezza della propria sfera sessuale e, di riflesso, della propria salute. La scuola, si ricorda, rappresenta l'agenzia formativa primaria per lo sviluppo di stili di vita sani proiettati verso il benessere e attraverso l'utilizzo del role playing.

Nel corso dei 6 incontri, iniziati l’11 aprile e coordinati dalla professoressa di Matematica e Scienze Fortuna Cinquegrana, come hanno fatto sapere le due professioniste, gli argomenti sono stati molteplici: partendo dalla teoria della sessualità di Freud sono stati toccati diversi argomenti tra cui la masturbazione, i rapporti omosessuali, l’utilizzo dei contraccettivi e la prevenzione sulle malattie sessualmente trasmissibili.

I ragazzi attraverso lo studio della scienza studiano già l’apparato riproduttore - hanno fatto sapere la Ruggiero e la Di Leva - ma durante gli incontri hanno avuto la possibilità di confrontarsi a viso aperto sulla tematica. Abbiamo mostrato attraverso un modellino di feto cosa succede con la procreazione e abbiamo mostrato un profilattico e come si indossa. È stato spiegato come non accettare rapporti non protetti attraverso una simulazione ed è stato fatto capire ai discenti che la masturbazione rappresenta in primis una fase di conoscenza ed esplorazione del proprio corpo. Di fondamentale importanza è stata l’associazione dei rischi delle malattie sessualmente trasmissibili a quelle della sfera psicologica derivanti da una sessualità tossica o vissuta in maniera insana. Durante il percorso sono stati rotti tutti i tabù legati all’argomento: abbiamo chiesto ai ragazzi se ne parlassero in famiglia e abbiamo riscontrato che nessuno ne parla perché c’è imbarazzo in quanto esiste un limite culturale che non permette ai giovani studenti di discuterne apertamente in famiglia. Per questo hanno mostrato attenzione e interesse e quasi si sono “rilassati a questa nuova libertà” “.

All’inizio del corso sono stati somministrati dei test ai ragazzi sulle malattie sessualmente trasmissibili che sono stati ripetuti alla fine del corso: all’inizio il 20% ha dato risposte corrette, il 18% ha dato risposte errate mentre il 61% ha dato risposte parzialmente corrette. Sul follow up, una settimana dopo la chiusura, il 59% ha dato risposte corrette, il 9% ha dato risposte errate e il 32% ha dato risposte parzialmente corrette. Il progetto ha avuto, numeri alla mano, un margine di successo significativo. 

Decidere di trattare argomenti come questo non è semplice - hanno fatto sapere il sindaco Ernesto Di Mattia e il consigliere D'Errico- ma è di fondamentale importanza per la crescita dei nostri giovani che si troveranno ad affrontare situazioni nel corso della loro vita dove potrebbero trovarsi impreparati. È importante rafforzare il principio in base al quale ognuno deve sentirsi libero di conoscere se stesso senza avere paura di scoprire il proprio corpo e la scuola sotto quest’aspetto riveste un ruolo cardine perché può agevolare la conoscenza di certe tematiche. Facciamo i complimenti alla preside per l’iniziativa che ha voluto nel nostro istituto, uno dei pochissimi, se non l’unico, ad organizzare un evento del genere per i nostri giovani che un giorno saranno chiamati a costruire la comunità del futuro”.

Ieri pomeriggio si è tenuto, invece, un momento “di restituzione” con una rappresentanza dei genitori e l’amministrazione comunale rappresentata dal primo cittadino e dal consigliere comunale Giovanni D'Errico. I genitori si sono mostrati particolarmente aperti all’argomento e si sono detti particolarmente favorevoli all’iniziativa e qualcuno ha chiesto l’inserimento di questo tipo di laboratorio nell’offerta formativa scolastica e lo stanziamento di fondi per la partecipazione dei genitori al corso. Particolarmente significativa è stata la testimonianza di una mamma che ha avuto un tumore all’utero e ha ringraziato la dottoressa Ruggiero per aver informato il figlio che può effettuare la vaccinazione al Papilloma Virus per il quale, a partire dagli 11 anni, sia i maschi che le femmine si possono vaccinare gratuitamente presso il locale consultorio.

I momenti più interessanti di questo incontro sono stati sicuramente la visione di un modellino di un bimbo appena nato - hanno evidenziati gli alunni della terza D che hanno preso parte al laboratorio - con ancora il cordone ombelicale e di un preservativo. In particolare, la dottoressa Ruggiero ci ha mostrato quest’ultimo come è fatto, come si usa e la sua enorme importanza in quanto è l’unico contraccettivo in grado di proteggerci dalle malattie sessualmente trasmissibili e da gravidanze non volute. Quindi, entrambe le dottoresse ci hanno parlato del rispetto verso il partner ma anche verso noi stessi nell’utilizzo del preservativo. L’incontro è durato due ore che sono letteralmente volate, in quanto gli argomenti sono stati trattati con naturalezza, ma allo stesso tempo con specificità scientifica e professionalità. Inoltre, la sensibilità e la disponibilità di queste figure esperte ci ha rassicurati oltre ad aver preso consapevolezza dei rischi che si corrono se si agisce con superficialità ed irresponsabilità nei nostri primi approcci con il sesso”.

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