Sant’Arpino. Il consiglio comunale approva l’adesione a Acquedotti Scpa

Sant'Arpino     Via libera del civico consesso all'adesione del comune di Sant'Arpino ad Acquedotti Scpa. Il primo punto all'ordine del giorno è  passato con i voti della maggioranza, fra le cui fila era assente l'assessore Domenico Iovinella.

A relazionare sull'argomento, dinanzi anche ai tantissimi cittadini presenti, è stato il sindaco Giuseppe Dell'Aversana che a sostegno della decisione ha sottolineato come "con questa scelta il Comune si sgraverà degli oneri di manutenzione attualmente affidati alla Multiservizi Ecoatellana ormai in liquidazione. Si porrà, inoltre, un freno all'enorme debito del Comune con Acqua Campania attualmente quantificato in 6 milioni di Euro. La Acquedotti Scpa avrà, poi, sicuramente una maggiore capacità di recupero nei confronti dei morosi che attualmente nel nostro comune si attestano sul 50% circa dei contribuenti. Inoltre questa sera vi informo che ci sarà un addendum nella convenzione con il quale si è stabilito che nel caso si rendesse necessario distaccare qualche utenza ci dovrà essere prima il via libera dell'ufficio servizi sociali del Comune. Infine non ci sarà alcun aumento delle tariffe per i prossimi tre anni".

Dalle fila dell'opposizione mentre Elpidio Maisto e Pina Drea del gruppo di "Sant'Arpino al Centro" non sono intervenuti ed hanno votato insieme alla maggioranza, le consigliere Iolanda Boerio e Maria Rosaria Di Santo hanno abbandonato l'aula al momento del voto in segno di protesta "in quanto è stato tradito il popolo di Sant'Arpino".

In via preliminare le due consigliere hanno chiesto il rinvio del consiglio comunale per consentire di sviscerare meglio la questione chiedendo anche la convocazione di un consiglio comunale aperto, proposta respinta dalla maggioranza.

La Boerio ha sottolineato come " con questa convenzione si cede un bene pubblico ad un privato, ipotecando il futuro dei cittadini di Sant'Arpino per 30 anni. Non è per niente chiaro come il Comune potrà controllare l'operato di questa società, in altre parole ci troviamo di fronte ad un provvedimento a misura di società e non dei cittadini".

 La Di Santo ha annunciato di aver raccolto oltre 370 firme in una petizione per chiedere il rinvio della discussione di questo argomento condividendo le obiezioni della Boerio.

Assente come preannunciato la consigliera Immacolata Quattromani.

A BREVE ON LINE IL VIDEO DELL'INTERA SEDUTA
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