Sant’Arpino. Il Meetup “Interrogati i Morti, Essi non Rispondono”
Sant'Arpino Riceviamo e pubblichiamo dal Meetup.
"La nostra esistenza non è delegata alla vostra considerazione. Noi continuiamo a chiedere ragione dei nostri argomenti perchè scopo primario per noi è la formazione delle idee dei cittadini per consistenza logica.
A loro ci rivolgiamo, interlocutori diretti che meritano tutta la ns. attenzione. Non i fan, ma come già detto. a quelli responsabili, con capacità critica e sappiamo che ce ne sono di cittadini onesti e intelligenti ai quali chiediamo non più di chiedere, ma di pretendere l'acquisizione dei loro diritti. Li invitiamo a chiedere ragione dei vs. argomenti. A chiedere ai loro politici di riferimento se le ns.considerazioni sono giuste e, basandosi sugli argomenti forniti, definire se le risposte sono congrue o meno. Di non limitarsi ad ascoltare che quelli(cioè noi) sono così o colì ma, per esempio, la legge prevede ... e non accontentarsi nemmeno a quel punto, riservandosi di andare a studiare codici e codicilli per verificare se ciò che viene riferito sia vero o meno.
Se riuscirete a sapere ciò che noi chiediamo vi promettiamo un premio: la ns. riconoscenza infinita. Direte e che me ne faccio? Speravo in qualcosa di soldi, un piacere per quella certa concessione o un posto di lavoro. In tal caso non possiamo aiutarvi, coloro che chiedono queste cose sono fan in divenire. Noi abbiamo bisogno di persone motivate, coscienziose che vogliano lottare per i propri diritti. E' spaventosa la cifra, determinata dal calcolo del debito, che grava su ogni bambino appena nato a Sant'Arpino nella sua totale innocenza. Chi di voi è padre e madre ha la responsabilità, il dovere di garantire ai propri figli un futuro degno. Se non vi basta, pazienza, ma non contrasteci con falsi argomenti o dicerie da comari altrimenti saremo implacabili. A proposito se non ci salutate più per strada non fa di voi persone superiori ma semplicemente scostumate. Nel frattempo vi decidiate forniamo una serie di ulteriori considerazioni lasciando a voi il compito di interpretarle.
In quale parte del mondo un sindaco reo confesso dei propri errori che hanno generato l'attuale situazione debitoria, resta al suo posto come se niente fosse? A Sant'Arpino peggio. Gestisce anche piano di riequilibrio per tale situazione che lui stesso, insieme agli altri, ha causato. L'apoteosi del paradosso. Una situazione così farsesca neanche Moliere sarebbe stato in grado di prospettarla. Sembra di vedere quei bambini che appena devastato il barattolo di marmellata, sorpresi dalla nonna, nascondono le mani dietro la schiena e restano in silenzio, sperando di farla franca, finchè la nonna non chiede loro di mostrarle, le mani. Quel che succede dopo è solo imbarazzo per la marachella compiuta. ma lo sappiamo i bambini sono bambini, a loro tutto si perdona. Voi no, non lo siete. Il vivere civile, di cui la politica è strumento applicativo, impone che chi sbaglia e non confuta tesi altrui con argomenti validi, debba riconoscere i propri errori e scusarsi. Voi, per la mole immane di debiti che avete causato più che le scuse dovreste implorare perdono. Invece con la vs. saccenza, continuate a pretendere che vi si creda, così, sulla parola o con una stretta di mano. Il Peppino dixit per noi, lascia il tempo che trova.Sapevamo già di dover affrontare questo tipo di avversione, il mutismo, la non considerazione, solo che vorremmo far notare che tale comportamento distrugge il vostro tanto sbandierato spirito democratico.
Lo considerate confronto il non rispondere?La definite trasparenza non dire a quanto ammonta il debito causato da ciascuna amministrazione?
Tutti valori di cui vi riempite la bocca e il petto ad ogni occasione ma che hanno la consistenza di una foglia d'autunno in una giornata ventosa.
Una cosa potreste ancora farla. In questo caso più che un potere è un dovere democratico. Dovete dimettervi e ricandidarvi, per dare modo al popolo, con lo strumento massimo dell'applicazione democratica, il voto, di stabilire se chi ha causato una situazione debitoria di tale portata debba essere delegato anche a risanarla.
Se Esso stabilirà che le pecore possono essere affidate al lupo, ce ne faremo una ragione, ma diversamente avremo la consapevolezza che se un posto migliore ci sarà, nel degrado che attanaglia le nostre terre, questo sarà il nostro paese poichè ha realizzato la propria idea di benessere e pretende che siano fatti i propri interessi. Ammettete l'errore fatevi da parte e chiedete perdono alla nonna promettendo di non farlo più. Potreste dedicarvi alle vs. famiglie a tempo pieno risarcendole del tanto tempo passato ad occuparvi della cosa pubblica.
Chiediamo scusa a quelli dell'opposizione. avete ragione, ci siamo sbagliati, non compete a voi chiedere le dimissioni, toccava a noi e l'abbiamo fatto. Voi, evidentemente, non potete chiederle le dimissioni. Il sindaco ve lo ha spiegato per benino in consiglio comunale, tutti coinvolti, quindi, o harakiri pure voi o falsi argomenti. Le vostre strategie di contrasto verso l'Amm.ne le abbiamo esaminate, valutate e bocciate(alcune) noi, prima che lo facesse il sindaco direttamente. Ora vi accomunate con la maggioranza nella pratica dell'ignorare l'avversario, cioè noi. Non siamo noi i vostri avversari, siete voi che ci avversate usando lo stesso sistema di prevaricazione misto a incompetenza che contradistingue tutta la classe politica santarpinese da decenni ormai. Non siamo noi che lo diciamo ma i numeri, fatti di milioni di euro di debito, generati in parte anche da voi. Fatte salve alcune persone dei tre o quattro schieramenti politici rappresentati in Consiglio Comunale che, o per onestà intellettuale o per la giovane età, non possono essere coinvolte a nessun titolo. Questo paese ha consistenza culturale. Siamo la patria delle fabulae, finora a chiacchiere, dimostriamolo. Un luogo in cui nasce quel qualcosa che si tramanda nei secoli non può essere ridotto al dixit di un Peppino. I nostri 2000 e più anni di storia ce lo impongono".