Sant’Arpino. La maggioranza “Sulle bollette idriche fandonie a bizzeffe”
"In merito alle notizie apparse circa le bollette di acquedotti SCPA, ove ignoranza e malafede sono miscelate in un "cocktail velenoso" propinato ad utenti in buona fede, sentiamo il dovere di intervenire per ripristinare correttezza e verità. Innanzitutto ribadiamo con orgoglio la decisone di aver aderito in quanto abbiamo tutelato gli interessi del comune. L'adesione ha comportato vantaggi enormi basti pensare che nel corso di questi anni sono stati realizzati decine e decine di interventi riparativi sui vetusti impianti della rete idrica che sarebbero costati centinaia di migliaia di euro alle casse comunali.
Nel corso di questi anni non è aumentato il debito nei confronti di Acqua Campania spa concessionaria della Regione per la somministrazione di acqua potabile ai comuni. Il debito che ancora pesa sulle spalle dei cittadini, causato dalle marea di evasori che da decenni non pagavano, grazie all' entrata in servizio di Acquedotti SCPA è rimasto congelato senza lievitare. Adesso, tranne pochi furbi (a breve saranno acciuffati) tutti sono stati messi a ruolo per la soddisfazione di quei cittadini che da sempre pagano il tributo. Grazie alle tariffe idriche validate da ARERA, l'autorità Nazionale che controlla i settori di energia elettrica, gas e servizi idrici ora è possibile erogare il bonus idrico alle famiglie indigenti. Premesso che il servizio di depurazione e fognature sono soldi versati interamente alla Regione Campania, Non è vero che si paga due volte, ma in due rate semestrali e nelle poche bollette ove un periodo temporale è accavallato, vi è stato il rimborso dei mc fatturati in acconto. Basta leggere le descrizioni in bolletta. Per quanto riguarda gli oneri di perequazione sono fatturati in misura proporzionale ai consumi e versati dal gestore alla cassa dei Servizi Ambientali poiché deciso da ARERA per la costituzione di fondi destinati a scopi diversi fra cui le opere idriche, il bonus idrico alle famiglie indigenti, sostegno a calamità naturali nazionali. NON E' VERO che abbiamo privatizzato l'acqua. Prima dell'adesione ad SCPA Acquedotti, la giunta comunale, deliberava le tariffe ma erano senza validazione di ARERA inoltre si comprava l'acqua da una s.p.a. (una società per azioni) poi si affidava la lettura dei contatori idrici e la loro sostituzione ad un'azienda privata, la spedizione e notifica delle bollette veniva affidata ad un'altra azienda privata ed infine le riparazioni sul territorio della rete idrica venivano affidate ad una ditta di manutenzione privata. Tutto era gestito da privati con continue lamentale di disservizi da parte dei cittadini e con una riscossione di poco superiore al 50%, dunque NON ABBIAMO PRIVATIZZATO abbiamo solo tutelato gli interessi pubblici aderendo ad una società dove il 51% delle quote è di proprietà pubblica ed il servizio complessivo è molto migliorato in qualità, trasparenza ed efficienza".