Sant’Arpino. Martedì la presentazione della XXVII edizione della Sagra del Casatiello
Sant’Arpino Martedì, 11 giugno, in occasione della cerimonia di inaugurazione della XXVII edizione della Sagra del Casatiello, si terrà la presentazione del libro “STREET FOOD. Il cibo di strada nella storia” (Valtrendeditore) dell’autore santarpinese Giuseppe Bagno.
A partire dalle ore 19:00, nella Sala Convegni del seicentesco Palazzo Ducale “Sanchez de Luna”, studiosi, rappresentanti istituzionali, chef, giornalisti ed esperti partendo da un’analisi attenta dell’interessante libro di Bagno, si confronteranno anche sul ruolo degli eventi enogastronomici nella crescita culturale, turistica ed economica dei territori e, in particolare, di quei territori – come quello campano - intrisi di storia e tradizione e in cui è forte il ruolo dei prodotti agroalimentari tipici e inimitabili, riconosciuti anche a livello europeo attraverso marchi di qualità e originalità, e specchio di un vivere sano e sicuro, in netta contrapposizione con alcune tendenze dei nostri tempi.
Intenso il programma della serata, coordinata dal giornalista Elpidio Iorio, che sarà aperta dai saluti istituzionali del sindaco Giuseppe Dell’Aversana e del presidente della Pro Loco Aldo Pezzella. Interverranno poi Pasquale Alberico, curatore del seguitissimo blog “I Sapori del Mediterraneo”; Giuseppe Limone, filosofo e poeta; Manuela Piancastelli, giornalista e produttrice vitivinicola dell’azienda “Terre del Principe”. Previsti anche degli interventi musicali curati da Carmine Gionti.
Dopo l’incontro, nella corte del Palazzo Ducale seguiranno le esibizioni dei gruppi di musica folk e popolare “Vottafuoco” e “ViaNova”. In conclusione, taglio del Casatiello e brindisi per festeggiare l’imminente apertura della nuova edizione della Sagra del Casatiello che si terrà dal 14 al 16 giugno. IL LIBRO. STREET FOOD. Il cibo di strada nella storia (Valtrendeditore) di Giuseppe Bagno Lo street food nasce con la storia del genere umano. I primi cibi di strada risalgono, senza ombra di dubbio, all’età della pietra e precisamente all’epoca in cui l’Homo Erectus scoprì il fuoco e cominciò a cacciare e arrostire le carni. Ha quindi origini paleolitiche ma, per poterlo ascrivere nell’olimpo delle culture gastronomiche, dobbiamo aspettare il periodo greco-romano. Da quel momento in poi il cibo di strada entra di diritto a far parte della storia. In una scorrevole sintesi dalle origini ai giorni nostri l’autore ci guida in un viaggio alla scoperta delle più interessanti ricette medievali, rinascimentali, del Settecento e dell’Ottocento fino ad arrivare ai giorni nostri e alle nuove frontiere del cibo di strada perché, come diceva Feuerbach, “l’uomo è ciò che mangia”! Un interessante capitolo è dedicato alle piazze italiane che per secoli hanno fatto da palcoscenico a generazioni di mercanti e venditori ambulanti dai caratteristici nomi regionali e ancora particolarmente intrigante è il racconto della storia dei più importanti “Caffé” d’Italia, da nord a sud: Gambrinus di Napoli, Bicerin di Torino, Florian di Venezia, Spinnato di Palermo, Rivoire di Firenze, Greco a Roma, Pedrocchi di Padova, Specchi di Trieste, Cova a Milano e Mangini a Genova.