Sant’Arpino. Mercoledì inaugurazione della Cappella della “Divina Misericordia” nella casa di accoglienza “Oasi di Padre Pio”
Sant'Arpino Con una solenne cerimonia, mercoledì 6 giugno ’18, alle 17:30, a Sant’Arpino presso l’ex macello comunale di via Martiri Atellani, si terrà l’inaugurazione della Cappella della Divina Misericordia.
La cappella precede solo di pochi giorni il completamento dei lavori anche del poliambulatorio, entrambe le opere appartengono alla più ampia struttura della Casa di Accoglienza “Oasi di Padre Pio” (in corso di edificazione), un progetto (curato dagli architetti Luigi Bagno e Giuseppe Soreca) di solidarietà e amore ideato e tenacemente perseguito nel tempo dagli ammirevoli volontari dall’Associazione “Nostra Signora di Fatima”.
Previsti gli interventi del parroco della Chiesa di S.Elpidio, don Umberto D’Alia, del sindaco della cittadina atellana, Giuseppe Dell’Aversana, del presidente dell’associazione “Nostra Signora di Fatima” - Gruppo Padre Pio, Pasquale Cominale. Prevista anche la partecipazione dei numerosi rappresentanti dell’associazionismo culturale, religioso, militare e civile della cittadina atellana.
L’apertura della cappella è la testimonianza eloquente di quanto la tenacia di una gruppo sia stata più dirompente dei molteplici ostacoli che nel tempo hanno provato invano ad annientare l’entusiasmo dei volontari rispetto alla possibilità di poter costruire la Casa di Accoglienza a Sant’Arpino.
L’opera quando sarà ultimata sarà costituita da: un refettorio per assicurare quotidianamente un pasto caldo a chi ne avrà bisogno (bambini, anziani, immigrati, ecc.), uno sportello di aiuto per anziani e diversamente abili, uno spazio per attività di animazione per ragazzi, una struttura ambulatoriale per i poveri bisognosi di speciale assistenza medica, 18 posti letto riservati a chi non ha un tetto.
“Venti anni di silenzioso volontariato”, titola un manifestino dell’associazione “Nostra Signora di Fatima”. Tanti sono infatti gli anni da quando ha avuto inizio l’idea straordinaria della Casa di Accoglienza che in verità “molti definirono fantasiosa e irrealizzabile e che destò non poca perplessità nelle autorità civiche e religiose”.
Finalmente nel maggio del 2015 ebbero inizio i lavori: i sogni e le speranze - la cui architettura era stata più volte minata dallo scoraggiamento e dalla precarietà dei fondi - acquisivano giorno dopo giorno i contorni di una splendida realtà.
Ad oggi sono stati completati i lavori della Cappella della Divina Misericordia, del poliambulatorio e ristrutturato il corpo centrale della struttura.
“Per quanto realizzato finora - sottolineano i volontari dell’associazione santarpinese - corre l’obbligo di ringraziare le Amministrazioni comunali che nel tempo si sono avvicendate, il nostro padre spirituale, parroco Don Umberto, per la sua prossimità e i suoi consigli, il suo vice, Don Michele Manfuso, per i suoi preziosi incoraggiamenti e l’architetto Luigi Bagno, il quale gratuitamente ha donato la sua prestazione professionale con appassionato impegno e disponibilità. Oggi i lavori per la costruzione dell’Oasi di Padre Pio, seppure lentamente, ma con grandi sacrifici, stanno continuando, grazie soprattutto alla sensibilità di tanti cuori generosi. Purtroppo ancora molto c’è da fare. Ancora molti fondi sono necessari; ma noi non demordiamo, non ci scoraggiamo. Come sempre abbiamo fatto rimettiamo tutto alla Divina Provvidenza e alla pietà cristiana sempre viva e presente in tanti nostri amici e benefattori. La definitiva realizzazione dell’opera - ne siamo convinti - aprirà verosimilmente nuovi e più gratificanti orizzonti a beneficio di un volontariato sempre più prossimo alle esigenze socio-umanitarie di tantissima gente”.