Sant’Arpino, oggi camera di consiglio Tar per i ricorsi sul bilancio. I precedenti sono a favore dell’amministrazione comunale

SANT'ARPINO. Si terrà oggi la camera di consiglio del Tribunale amministrativo regionale della Campania sui tre ricorsi presentati dai due gruppi di opposizione per le presunte irregolarità che avrebbero interessato l’iter di approvazione in consiglio comunale del bilancio di previsione e dei rendiconti.

In paese si respira aria di attesa per il provvedimento che potrebbe creare seri problemi al gruppo di maggioranza guidato dal sindaco Ernesto Di Mattia o, nel caso il Tar si dovesse esprimere favorevolmente per il gruppo di governo, affossare i sogni di gloria di un’opposizione che, ad oggi, appare molto frazionata e priva di una guida. E se in maggioranza si dicono abbastanza tranquilli (soprattutto per i numerosi precedenti a favore) per quella che è solo una tappa del procedimento del tribunale amministrativo regionale (che, comunque, salvo il ricorso alla forma semplificata si dovrebbe esprimere nel merito non prima dell'estate), tra le fila delle minoranze sperano nell’annullamento dei tre provvedimenti approvati a fine dicembre dalla pubblica assise cittadina. Per quanto riguarda l’iter giudiziario, si tratta di tre procedure diverse, due per i due rendiconti e uno per il bilancio.

I ricorsi si basano principalmente sul mancato rispetto delle tempistiche. I provvedimenti in questione sono stati approvati il 30 dicembre ma l’amministrazione, secondo i cinque consiglieri di minoranza, non avrebbe rispettato i termini stabiliti dalla legge: centoventi giorni a partire dal trenta agosto, giorno in cui è stato notificato a Palazzo Ducale il bilancio stabilmente riequilibrato dalla Prefettura. Gli esponenti dei due gruppi politici hanno evidenziato anche alcune presunte irregolarità riguardanti i tempi di messa a disposizione della documentazione: la normativa prevede che il bilancio sia disponibile per i consiglieri venti giorni prima della seduta ma la giunta di piazza Macrì ha deliberato in merito il 19 dicembre 2021, undici giorni prima del civico consesso del 30 dicembre 2021.

Il 24 marzo 2022 la giunta di Palazzo Ducale ha provveduto a dare mandato al primo cittadino a resistere in giudizio quale rappresentante dell’Ente e contestualmente ha demandato al responsabile del servizio contenzioso l’affidamento di un incarico per difendere il Comune in giudizio come parte resistente. L'affidamento ha avuto un costo di 2mila euro.

Id.Ur.

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