Sant’Arpino. Polemica evento Castellone, l’amministrazione replica a Di Santo. “Si deve vergognare chi non ha a cuore il territorio e non chi raccoglie i rifiuti per amore della propria terra”
SANT'ARPINO. Hanno rispedito al mittente le accuse mosse nei giorni scorsi da Eugenio Di Santo, i membri dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ernesto Di Mattia, per la partecipazione del vice sindaco Speranza Belardo e dell’assessore all’ambiente Gaetano Lavino a una manifestazione ambientalista che si è tenuta domenica scorsa nel parco pubblico "Ex Vasca di Castellone". Di Santo aveva sostanzialmente accusato i due amministratori di aver strumentalizzato la manifestazione organizzata da Aniello Di Santillo, ex candidato consigliere del gruppo politico che fa capo a Di Santo.
“Quella di domenica scorsa è stata una manifestazione di rilievo ed ha meritato l’attenzione dell’amministrazione, il patrocinio del Comune e la partecipazione di alcuni amministratori - hanno fatto sapere dal gruppo alla guida di Palazzo Ducale - e lo diciamo liberi da condizionamenti politici e rancori che, invece, continuano a caratterizzare l’atteggiamento di chi ha tentato senza successo di strumentalizzare un bell’evento gettando fango su Speranza Belardo e Gaetano Lavino che si sono rimboccati le maniche dando un aiuto concreto al giovane Aniello Di Santillo che merita un sincero apprezzamento per l’impegno e la passione che caratterizzano il suo modo di fare. Il confronto politico ci deve essere. Anzi, è indispensabile. Ma confrontarsi è un conto, essere ossessionati è un altro conto. L’evento di domenica scorsa aveva un fine nobile, quello di sensibilizzare la cittadinanza alla cura del territorio e dell’ambiente, e noi, come amministrazione, abbiamo il dovere di supportare iniziative di questo tipo, chiunque le organizzi. È una questione di responsabilità e di dovere istituzionale. Valori che, a quanto pare, per qualcuno sono ancora offuscati da rancori che ci si trascina dietro dall’ultima campagna elettorale del 2021. E cosa c’è di nuovo in questo modo di fare? Niente. E non si tratta di “vergogna”, termine ultimamente abusato da qualche pseudo politico. Si deve vergognare chi va a rubare, chi non ha amore per il proprio territorio. Si dovrebbe vergognare chi abbandona i rifiuti abusivamente. Ma sicuramente non si deve vergognare chi, come Speranza e Gaetano, quei rifiuti li raccoglie per amore della terra, per il bene della comunità e per aiutare un giovane volenteroso”.