Sant’Arpino, possibile riduzione delle aree comunali a quattro. Reali esigenze o mal di pancia di qualche assessore?
SANT'ARPINO. Stando a insistenti voci di corridoio, nelle prossime settimane dovrebbero essere interessati da un'importante modifica i diversi settori con cui è organizzata la macchina amministrativa comunale.
Al momento le aree di Palazzo Ducale sono cinque: L'area 1,"Affari generali-Contenzioso-Pubblica Istruzione" (responsabile: Salvatore Compagnone), l'area 2, "Polizia Locale-Protocollo-Messi-U.O. Sistemi Informativi" (responsabile: Lucio Falace), l'area 3, "Economico Finanziaria-Tributi-Entrate Patrimoniali" (responsabile: Raffaella Cavallo), l'area "tecnica" (responsabile: Vito Buonomo) e infine l'area 5, ""Politiche sociali-Servizi demografici" (responsabile: Franco Dell'Aversana). Secondo i rumors dovrebbero essere accorpate la prima e la quinta area che andrebbero a formare un'unico settore che sarà diretto da Franco Dell'Aversana. A rimanere fuori dovrebbe essere Salvatore Compagnone, dirigente comunale di lungo corso e vice segretario comunale.
Una scelta, questa relativa alla riduzione delle aree, che sembrerebbe essere dettata più da malumori interni al gruppo di maggioranza guidato dal sindaco Giuseppe Dell'Aversana che da reali esigenze degli uffici comunali. Anche le pietre più piccole del Palazzo seicentesco sanno, infatti, che tra Compagnone e questa maggioranza (e in particolar modo con l'assessore Salvatore Lettera) non scorre buon sangue a causa di diatribe sorte durante il corso di questi cinque anni di amministrazione. Diatribe che oggi, presumibilmente in vista delle comunali dell'anno prossimo, starebbero per spingere l'amministrazione a compiere una scelta che, se confermata, terrebbe più conto del pensiero di qualche membro della giunta piuttosto che della reale esigenza di assicurare la piena efficenza della macchina amministrativa comunale che, tra le altre cose, oggi fa acqua da tutte le parti. Ad avvalorare la tesi dei malumori interni ci sarebbe anche la questione legata ai pensionamenti. Più volte, infatti, il primo cittadino ha ribadito nelle ultime settimane che il Comune dovrà indire un concorso pubblico per l'assunzione di un dirigente comunale, soprattutto in considerazione del fatto che Lucio Falace andrà in pensione prossimamente. Ma ora cosa fa? Conferma Falace ora e taglia la testa di Compagnone che, indipendentemente dagli alterchi avuti in passato, risulta essere un valido funzionario (curriculum alla mano).
Id.Ur.