Sant’Arpino, prelievi forzosi Sogert. Di Santo:”Cittadini in difficoltà, prevedere soluzioni alternative. Mimmo Cammisa che fine ha fatto?”
SANT'ARPINO. Hanno puntato il dito contro la maggioranza, i membri del gruppo "Insieme" guidati da Eugenio Di Santo, per la questione dei pignoramenti operati dalla Sogert, la società che si occupa della riscossione coattiva dei crediti non riscossi di Palazzo Ducale.
"Da alcuni giorni siamo letteralmente sommersi da richieste di aiuto provenienti dai cittadini disperati, - fanno sapere dal gruppo di minoranza - a causa dell'incessante attività di "prelievi forzosi” posta in essere dalla società di riscossione Sogert, per conto del Comune di SantArpino. Ci riferiamo alla procedura di pignoramento di conti correnti, stipendi, pensioni, indennità di disoccupazione e di cassa integrazione, di quei santarpinesi rei di avere qualche pendenza in ordine al pagamento delle tasse comunali, anche di anni passati, alcuni dei quali abbondantemente prescritti. Pignoramenti che si rivelano essere autentici sopprusi, che il più delle volte riguardano ignari cittadini che si vedono mettere le mani in tasca, pur avendo provveduto al pagamento, ma che si trovano in grosse difficoltà nel dover documentare versamenti relativi a 8, 9 ed anche 10 anni fa. La società Sogert, fortemente voluta dal sindaco DellAversana, agisce in maniera implacabile e si abbatte inesorabilmente sconvolgendo le esistenze dei nostri concittadini, senza alcuna considerazione della difficile situazione economica causata dalla pandemia che ha obbligato tutti ad un periodo di forte stress psicologico e fisico, nel corso del quale si sono consumati e si sono vissuti drammi familiari e sociali, soprattutto in quelle situazioni in cui le disponibilità finanziarie erano aleatorie, a causa della mancanza di lavoro, e le prospettive per il futuro erano quanto mai sfumate. Mai la tanto vituperata IAP era ricorso a simili provvedimenti, del resto soltanto i cittadini sprovveduti potevano pensare a qualche intento lodevole nel movimento anti-IAP, quel movimento pre-elettorale del 2016, che fece scalpore, costituito da Ivana Tinto, Loredana Di Monte, Speranza Belardo & Co. Da un punto di vista strettamente tecnico, la procedura posta in essere concerne la cosìdetta ingiunzione fiscale e risale al vecchio Regio Decreto n. 639 del 1910, per il quale l'agente della riscossione è legittimato alla riscossione forzosa, senza alcuna necessità di essere autorizzato dal Tribunale, essendo la cartella di pagamento, scaduta e non pagata, già titolo esecutivo. Tale procedura era stata recepita dal Comune di Sant'Arpino nel Regolamento sulle Entrate (art. 13, co.1), con l'entusiasmo del sindaco Dell'Aversana, il quale più di una volta aveva sadicamente minacciato i cittadini inadempienti sulla possibilità di poter pignorare i conti correnti, le pensioni e gli stipendi, dimedicandosi, però, di avere a che fare non con facoltosi evasori, bensì con cittadini in forte difficoltà economica, perché o sazio nun crer' 'o riun. Per quanto ci compete, riteniamo doveroso rivedere il Regolamento sulle Entrate, sostituendo ai prelievi forzosi, le buone pratiche di compliance già adottate dall'Agenzia delle Entrate, che consistono nell'adottare procedure per porre i contribuenti nelle condizioni di adempiere spontaneamente al pagamento attraverso inviti, agevolazioni, facilitazioni, analisi delle singole situazioni, piani di pagamento “ad personam”, informazioni adeguate, personale disponibile ecc. Ciò permetterà da una parte il raggiungimento di una maggiore serenità sociale e dall'altra si avranno entrate certe, con ripercussioni positive sul bilancio dellente, che permetterà una più rapida uscita dallo stato di dissesto. In questo nostro intento auspichiamo di ritrovare quelle forze politiche e quei movimenti che durante la campagna elettorale avevano più volte proclamato di voler rivedere le modalità di riscossione dei tributi ed il rapporto con la Sogert, in particolar modo al consigliere Domenico Cammisa, il quale, durante l'ultima campagna elettore, non ha mai fatto mistero di essere contrario alla stessa Sogert. Ci auguriamo che le cose dette non rientrino nel solito meccanismo dell'apparire, piuttosto che dell'essere, e che la salvaguardia degli interessi della comunità prevalga sulla conservazione della poltrona. Ad ogni modo, non molleremo e terremo informati i cittadini sull'evolversi della questione. Ad malora".