Sant’Arpino, presunti abusi edilizi al cimitero. L’amministrazione:”Iter burocratico nel rispetto delle procedure”
SANT'ARPINO. L'amministrazione comunale ha chiarito, con un comunicato stampa, la questione sollevata da un cittadino su un presunto abuso edilizio all'interno del recinto cimiteriale di via D'Anna.
"In merito a quanto riportato da cronache giornalistiche su presunti abusi edilizi al cimitero, - hanno fatto sapere dal gruppo di governo - nell'ottica della trasparenza con cui opera questa amministrazione comunale, intendiamo precisare che ci troviamo di fronte ad aspetti gestionali condotti dagli uffici nel rispetto di norme. Nessuna scelta politica può interessare la vicenda. Gli atti sono pubblici. Nel settembre 2017, veniva rilasciato dal responsabile del servizio urbanistica Pietro D'Angelo, il permesso di costruire una cappella gentilizia di dimensioni m 3.00 x m 3.80, su un lotto di terreno cimiteriale di m 4.00 x m 4.80. con una distanza dai viali di cm 50. per ognuno dei quattro lati. A settembre 2018 dopo segnalazioni di cittadini che lamentavano un'illegittima occupazione del suolo pubblico, venne inviata ai signori Spuma Nicola quale concessionario, all' architetto Antonio Capasso quale direttore dei Lavori, al geometra Gaetano Di Foggia quale progettista, alla Nifrel Costruzioni quale ditta esecutrice ed all'ingegnere Ludovico Serra quale collaudatore, un nota con la quale si avvertiva che si era dato avvio in autotutela al processo volto all’annullamento del permesso di costruire. Si avvisava inoltre gli stessi che potevano, presentare le proprie deduzioni in relazione al procedimento avviato. Ad ottobre 2018, pervenivano le deduzioni da parte degli interessati con cui si rimarcava la legittimità del permesso e si chiedeva l’archiviazione del processo di annullamento. A dicembre 2018 l’ingegnere Lucio Donnarumma tecnico istruttore del suddetto permesso relazionava che il costruendo manufatto, era conforme alle norme vigenti e rispettoso di tutte le caratteristiche riportate nel Regolamento di Polizia Mortuaria. Pertanto con determina del 12 aprile 2019 a firma del responsabile dell'area urbanistica geometra Vito Buonomo, veniva dichiarato concluso il procedimento di annullamento del permesso di costruire rilasciato ed archiviata la procedura. Dunque l'iter amministrativo è stato condotto nel rispetto di regolamenti e procedure precise. Il cittadino che si sente leso può inoltrare ricorso al TAR per far valere le sue ragioni. Gli atti sono pubblici e sono stati notificati a tutte le parti interessate. Di politica c'è ben poco..."