Sant’Arpino. Progetto “Riscrivere Atella”. Partito il corso di italiano per stranieri. Aldo Pezzella “Favorire il percorso di integrazione partendo dalla comprensione della lingua”
Sant’Arpino Favorire il processo di integrazione sociale, culturale e professionale dei tanti stranieri presenti sul territorio attraverso interventi concreti in grado di rispondere ad una delle più importanti esigenze primarie: la comprensione ed il corretto utilizzo della lingua.
Da queste premesse nasce il Corso di Italiano rivolto ai cittadini di altri Paesi presenti nei comuni del comprensorio atellano ed in quelli viciniori.
Organizzato dalla Pro Loco di Sant’Arpino, in sinergia con la cooperativa onlus “Cantiere Giovani”, il corso ha una durata di 160 ore e si svolge nella sede del sodalizio guidato da Aldo Pezzella in Corso Atellano e si articola in lezioni di grammatica e conversazione secondo i programmi previsti per il riconoscimento dei diversi livelli B1/ A2/A0/A1.
Nello specifico gli incontri a cui stanno prendendo parte uomini e donne provenienti per la maggior parte dai paesi del nord Africa e dell’Est Europeo, hanno una durata di due ore ed una cadenza bisettimanale, sono tenuti dai docenti Luigi Pezzella e Ciro Iorio, coordinati da Rosaria Ubaldini.
L’iniziativa, che ha preso il via a metà dicembre per terminare a fine Maggio, rientra nell’ambito del progetto “Riscrivere Atella”, che vede operare in sinergia la Pro Loco santarpinese con l’Associazione Amici del Libro, l’Associazione Culturale Sophia, il Comune di Sant’Arpino, Il Colibrì, l’Istituto di Studi Atellani e vede coinvolta la biblioteca comunale del comune atellano.
Obiettivo primario dell’iniziativa, sostenuto con il Bando Biblioteche e Comunità, promosso da “Fondazione con il Sud” e dal “Centro per il libro e la lettura” in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, è quello di facilitare l’inclusione socio-culturale dei cittadini di Sant’Arpino potenziando i servizi della biblioteca comunale e promuovendo l’accesso alle fasce di popolazione più fragili e svantaggiate (minori, migranti, disabili).
“In particolare- dichiara il Presidente Pezzella- con i corsi di italiano per stranieri miriamo all’inclusione sociale di queste persone tramite un’ azione specifica, che partendo dalle nozioni base nel corso del tempo diventi sempre più articolata e strutturata fino ad arrivare alla frequentazione di laboratori interculturali veri e propri in grado di favorire l’interscambio con i principali agenti socio-culturali e professionali presenti sul territorio”.