Sant’Arpino, Quattromani:”Far passare la presenza di un assessore nel cda di un competitor della Acquedotti Scpa come un’opportunità rappresenta un’offesa all’intelligenza umana”
SANT'ARPINO. Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale indipendente Immacolata Quattromani.
"Per l’ennesima volta mi ritrovo a stretto giro a dover rispondere al Sindaco per mezzo stampa, con l’auspicio di non annoiare i cittadini santarpinesi, in quanto mi ritrovo a riporre quasi tutte le stesse domande che ho posto nei passati comunicati e pec, senza ricevere mai risposte, o meglio dove il sindaco prova a rispondere o mi da ragione senza rendersene conto o tergiversa facendo finta di non capire, e mi auguro che faccia finta di non capire, perché se invece veramente non capisce, allora è preoccupante.
“Caro Sindaco non mi sono mai rivolta a Lei con atteggiamento saccente o da detentrice di tutti i saperi del mondo, coerentemente con lo spirito costruttivo che ho sempre dichiarato, ho semplicemente posto degli interrogativi su alcuni punti che non mi erano chiari e che non sono chiari ad una grossa fetta della cittadinanza che mi chiedeva e chiede spiegazioni in merito all’intenzione dell’amministrazione di aderire alla ACQUEDOTTI scpa.
Riepilogando:
-E’ vero che l’acqua aumenterà fino ad 1,50 € al mc?
Nella video risposta di ieri, Lei, prima asserisce che è una leggenda metropolitana e poi nello snocciolare i vari scaglioni conferma che almeno nello scaglione più ‘alto’ aumenterà fino ad 1,50 €. Devo perciò presumere che non era una leggenda metropolitana, ma un interrogativo fondato? Nonostante l’enorme ritardo nella risposta ricevuta, La ringrazio, volevo notificarle però che la risposta è parziale perché ancora oggi non è chiaro, o meglio Lei non chiarisce, quanto inciderà sul costo complessivo della bolletta la voce manutenzione, gestione, imbustamento, spedizione, esazione del tributo e tutto quanto è a corredo della “bolletta” stessa.
-Perché un affidamento diretto e non una gara pubblica con una clausola per l’assunzione dei dipendenti della multiservizi?
Va da se che intendevo una gara pubblica per quanto riguarda la parte concernente la manutenzione della rete idrica e fognaria, e continuo a non capire perché non si possa fare.
-La presenza di un assessore in carica nel consiglio di amministrazione di un ente competitor della ACQUEDOTTI scpa e nello stesso tempo creditore del Comune di Sant’Arpino, rappresenta o può rappresentare un problema?
Non riconoscere che è un palese conflitto di interesse o di esercizio di ruoli e funzioni, volendolo far passare addirittura come una “opportunità o un valore aggiunto” per il Comune di Sant’Arpino, mi perdoni l’espressione, ma rasenta un’ offesa all’intelligenza umana. In Italia si discute da trent’anni sulla necessità di una legge sul conflitto di interessi e Lei, nel caso in specie, affronta il problema con una superficialità quasi disarmante. Si è chiesto se il presidente del consorzio terra di lavoro, ove il nostro assessore è consigliere, non abbia fatto il suo stesso ragionamento? Cioè che gli torna utile la presenza nel suo consiglio di amministrazione di un assessore di un comune debitore dell’ente da lui presieduto che tra l’altro non è neanche più un “cliente” da servire perché ha preferito approvvigionarsi dalla concorrenza? Sono curiosa di sapere come voterà, o forse, non voterà l’assessore. Immagino che per un palese conflitto di interesse quantomeno si allontanerà sul punto all’ordine del giorno.
Adesso mi fermo per non essere logorroica, ma mi consenta Sindaco di essere quantomeno rammaricata, non arrabbiata perché non è nel mio carattere, ma fortemente rammaricata si.
Provare a far passare, nella sua video intervista, il messaggio che io sia un consigliere che sfugge al confronto lo trovo scortese e scorretto. Non sono intervenuta all’assemblea pubblica, e lo avevo preannunciato anche a Lei a mezzo stampa, perché non mi era stata data la possibilità di visionare preventivamente le “carte” e quindi ritenevo il mio intervento non utile a poter dare un contributo alla “chiacchierata in pubblico”. Le faccio inoltre notare che qualche giorno prima Le avevo chiesto, condividendo il suo spirito di trasparenza, la convocazione di un consiglio comunale aperto a cui non ho ricevuto nessuna risposta, quasi non fossi neppure legittimata non solo a chiedere ma addirittura ad avere risposta. Non si scambia un consiglio comunale aperto che produce alla fine degli atti (delibere) con un’assemblea pubblica informativa.
La mia assenza alla commissione consiliare affari generali?
Nella conferenza dei capigruppo, avevo fatto notare a qualcuno che era anomalo che si fosse già stabilito precedentemente la data per la tenuta del Consiglio Comunale per il 29 ottobre, col relativo ordine del giorno, senza prima tenere le relative commissioni consiliari. Ebbene si è deciso di tenere la commissione affari generali il giorno 25 ottobre, nonostante avessi preannunciato che ero impossibilitata ad intervenire quel giorno, avevo un impegno non trascurabile, uno di quelli che si fanno in genere una sola volta nella vita, discutevo la tesi di laurea, contestualmente si decideva a maggioranza degli intervenuti di spostare la data della tenuta del consiglio dal 29, come precedentemente concordato, al 30 ottobre. Ho fatto notare con immediatezza, essendo io una lavoratrice precaria, che avevo enormi difficoltà a spostare il permesso chiesto a lavoro dal 29 al 30, e con molto garbo, al limite del menefreghismo, mi si è fatto capire che erano solo problemi miei, con buona pace del confronto. Ebbene ritengo che sia giusto così, non possono essere problemi di un singolo consigliere a fermare i lavori di un intero consiglio.
Ascoltata la sua intervista di ieri però mi è sorto un dubbio? Mica l’avete fatto apposta per screditarmi agli occhi della cittadinanza? Sarebbe veramente scortese.”