Sant’Arpino, questione palestre. Hidros Volley:”Ci dispiace che la consigliera Boerio abbia potuto pensare che eravamo cosi incoscienti da iniziare le attività senza la dovuta sicurezza”

SANT'ARPINO. Arrivate, pochi minuti fa, le dichiarazioni della "Hidros Volley" in merito alla polemiche nate in seguito all'affidamento della palestre scolastiche alle società sportive.

"A seguito delle varie voci inesatte apparse sui vari network, - fanno sapere dal sodalizio santarpinese - la nostra società, sente l’obbligo morale di dover chiarire alcuni aspetti essenziali, essendo una delle associazioni (non la sola) parte in causa nel dibattito che tanto sta alimentando le preoccupazioni con notizie NON esatte.

Premettiamo che per noi lo sport, non ha colori politici, non fa discriminazioni, ma soprattutto non chiede favori in cambio di chissà quale tornaconto, e che la nostra associazione opera sul territorio senza alcun fine di lucro. Non solo in questi anni, molti sono stati i soggetti segnalati da tutte le istituzioni, (DIRIGENTE SCOLASTICO, AMMINISTRAZIONE, ASSISTENTE SOCIALE, PARROCCHIA) che versavano in particolari condizioni sociali\economiche i quali hanno potuto fare sport in modo totalmente gratuito, situazioni che per forma mentis, abbiamo sempre lasciato nel totale anonimato, nel rispetto della privacy e della dignità degli atleti e dei cittadini.

Per quanto riguarda la situazione della concessione delle strutture, comprendiamo pienamente la preoccupazione di alcuni genitori, anche noi lo siamo, ed è stato proprio questo a spingerci a scrivere questo chiarimento:

1 – Le associazioni sportive che svolgono attività rientranti negli sport di rilevanza Nazionale, verificate dal ministero dello sport (non le abbiamo scritte noi) che utilizzano gli impianti, sia pubblici che privati, sono soggetti a 5 diverse normative di riferimento, che sono: DPCM in vigore, Normative del Ministero Sport e Salute, Normativa del CONI (comitato olimpico nazionale italiano), Regolamento della Federazione Italiana Di appartenenza, pareri emanati dal CTS (comitato tecnico scientifico), i quali prevedono le seguenti norme:

- Sanificazione dei locali di uso comune, dei servizi, delle attrezzature e delle superfici di contatto prima degli allenamenti, a fine di ogni turno di allenamento e a termine dell’attività sportiva giornaliera, quindi possiamo immaginare il livello qualitativo dell’ambiente;

- Misurazione della temperatura con annotazione su apposito registro messo a disposizione (all’evenienza) dell’Asl con i relativi dati e orari di accesso;

- Areazione completa di tutti i locali ad ogni cambio turno e a fine giornata;

- Accesso alla struttura ai soli atleti regolarmente tesserati e assicurati;

- Autocertificazione attestante lo stato di salute covid;

- Figura del Covid manager che controlla l’effettivo rispetto del distanziamento e dell’uso dei DPI;

- Igienizzante mani con dispenser automatici per evitare le superfici di contatto.

- Affissione della normativa vigente e cartellonistica indicante i luoghi consentiti o meno;

- Suddivisione degli spazi e spogliatoi per permettere la sanificazione ad ogni cambio turno e a termine attività.

Questo sono i requisiti richiesti dagli organi istituzionali, ma a seguito di colloquio intercorso con l’amministrazione Comunale al quale erano presenti: Il Sig. Sindaco, l’assessore Vitale, L’assessore Di Monte, L’assessore D’Errico, e il responsabile Tecnico Vito Buonomo, gli stessi, ad ulteriore tutela della collettività, della scuola, degli alunni e degli atleti, ci hanno chiesto di incrementare tali misure e di osservare una scrupolosa e minuziosa disinfezione anche dei punti di passaggio e delle aree esterne adiacenti le uscite della struttura.

Anche se l’amministrazione Comunale non ci avesse chiesto di aumentare il livello di attenzione (cosa che hanno fatto ad alta voce ) noi da cittadini di Sant’Arpino, da genitori e da dirigenti responsabili, avremmo comunque messo tutte le nostre energie a tutela di tutti e al rispetto delle norme. Ci dispiace constatare che la consigliera Boerio, conoscendo di persona le associazioni del territorio, abbia potuto pensare che le stesse che da anni collaborano con le varie istituzioni dimostrando sempre disponibilità, proposto varie sinergie, e che hanno ricevuto degli attestati di riconoscimento dalle più alte cariche istituzionali Italiane - (vedasi lettera di ringraziamento del Presidente Mattarella) - abbia potuto pensare che eravamo cosi incoscienti da iniziare le attività senza la dovuta sicurezza e le dovute precauzioni, anche se non ce lo avesse chiesto L’amministrazione.

Dichiariamo inoltre, che lo sport in genere, e in particolare la nostra Associazione, non ha secondi fini, non percorre fini politici, non chiede per ricambiare favori, non ha alcun interesse politico, ma ha semplicemente la voglia di promuovere i sani valori, l’uguaglianza, la fratellanza, lo stare insieme, il condividere, la passione, l’amore e l’educazione sportiva dei nostri giovani e del nostro territorio.

Non siamo persone Estranee, gli atleti e i dirigenti hanno i loro figli alla stessa scuola, frequentano la stessa parrocchia, vivono e convivono nel nostro piccolo paese tutti i giorni.

Quindi nel pieno rispetto delle normative vigenti, e a difesa della VERITA’ comunico a tutti quelli che si preoccupano (giustamente) dell’incolumità dei propri figli, che in Primis la nostra coscienza, poi le normative Nazionali e locali e in fine L’amministrazione ci impone il rispetto e l’applicazione delle norme che rispetteremo e attueremo scrupolosamnete".

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