Sant’Arpino. Recupero oneri concessori, Lettera:”Mancano circa 470mila euro. Mi batterò fino in fondo per tutelare chi ha regolarmente pagato”
SANT'ARPINO. Sono al vetriolo le repliche del consigliere di minoranza Salvatore Lettera alle critiche che gli sono state indirizzate negli ultimi giorni per la questione degli oneri concessori.
Il consigliere di minoranza ha presentato un esposto in data 30 giugno con cui chiedeva il recupero delle tasse in questione: secondo Lettera mancherebbero nelle casse di Palazzo Ducale 180mila euro per l’anno 2019 e circa 470mila euro complessivi. Stando ai rumors qualcuno in paese avrebbe puntato il dito contro Lettera accusandolo di preoccuparsi del problema solo ora che è all’opposizione.
“Faccio presente, a coloro i quali fingono di non sapere, che per quanto riguarda la mancata riscossione degli oneri concessori, - ha dichiarato ieri il consigliere indipendente di opposizione - il sottoscritto ha posto il problema quando era assessore nella giunta Dell’Aversana e continua a porlo anche oggi che è all’opposizione. Infatti già nel 2020 risultano agli atti in modo pubblico le mie note per iscritto affinché il comune si adoperasse per la riscossione degli oneri a tutela degli interessi della cosa pubblica”.
Lettera ha poi sottolineato che continuerà a lavorare affinché vengano tutelati i cittadini che hanno pagato regolarmente gli oneri in questione.
“Colgo l’occasione per ribadire che mi batterò fino in fondo - ha sottolineato il membro dell’assise di via Mormile - affinché si procederà alla riscossione coattiva degli oneri concessori, perché non è giusto che ci siano cittadini e imprenditori di serie A, che non hanno correttamente adempiuto al proprio dovere di pagare gli oneri dovuti, e cittadini di serie B, che hanno correttamente adempiuto al proprio dovere versando fino all’ultimo centesimo, facendo il loro dovere da cittadini e imprenditori onesti”.