Sant’Arpino, Rosaria Coppola minaccia il passaggio all’opposizione se l’assessore Lettera dovesse rimanere in giunta
SANT'ARPINO. Una situazione incandescente quella della doppia indennità dell'assessore Salvatore Lettera, che potrebbe rompere gli equilibri all'interno del gruppo di maggioranza come non era mai successo dalla vittoria delle elezioni comunali 2016.
Ieri mattina, durante una riunione di maggioranza, il consigliere comunale Rosaria Coppola avrebbe minacciato di passare all'opposizione se non fossero stati presi provvedimenti nei confronti dell'assessore alla 328.
Il sindaco Giuseppe Dell'Aversana, interpellato sull'argomento, ha dichiarato:"Siamo in una fase di approfondimento e riflessione. Stiamo discutendo della questione nel gruppo di maggioranza. La settimana prossima decideremo cosa fare".
La Coppola, ieri, tramite un post Facebook, ha fatto delle precisazioni in merito ad un articolo pubblicato ieri da una testata locale online."In primo luogo il contratto firmato dall’assessore è a tempo INDETERMINATO, e ciò per ammissione scritta dello stesso assessore. Leggi la missiva (riferendosi al giornalista, ndr), ma leggila bene(!!), e scoprirai che il Lettera ha a suo tempo firmato un contratto di lavoro a tempo “indeterminato”, mentre Tu parli di contratto a tempo “determinato”.
E che sarà mai (??), Tu mi dirai. E’ un mero errore di battitura!!
Purtroppo no, caro giornalista. Forse lo è per qualche lettore all’asciutto di diritto, ma non per Te che ne sai più di un avvocato e Ti ergi a Giudice tutti i giorni. A questo punto Ti svelo un segreto professionale. Se fosse stato veramente a tempo “determinato” quel contratto, non sarebbe applicabile l’art. 82 del Tuel e non ci sarebbe stato alcun problema di “doppia indennità”. Il problema c’è proprio perché il Lettera ha firmato un contratto di lavoro a tempo INDETERMINATO. Che poi non abbia capito cosa stesse firmando, questo è un altro discorso. Come è un altro discorso che Tu non sai cosa leggi, e soprattutto non sai quel che scrivi.
Adesso però lo sai, e sai anche che il Lettera ha firmato, in perfetta buona fede, un contratto a tempo indeterminato senza leggerlo, contratto che gli era stato preparato, in perfetta buona fede, da un commercialista che si era sbagliato a scriverlo, e Tu, in perfetta buona fede, l’hai definito a tempo determinato anziché indeterminato.
Che la Fede in Dio vi illumini tutti quanti al più presto !!
2) IN SECONDO LUOGO - egregio, bravo, attento, scrupoloso e studioso giornalista - mi viene da fare una riflessione che forse Ti sembrerà stupida, ma che trovo davvero elementare. Forse il livello “elementare” è troppo basso per Te, ma io mi ci trovo bene a fare i ragionamenti su quel livello. Vediamo se facendo uno sforzo riesci a seguirmi:
a. il giorno 22.11.2018 il responsabile dell’Area I manda una pec a tutti i consiglieri comunali (Sindaco incluso) per invitarli a rendere le dichiarazioni di cui ai D. Lgs. 33 e 39 del 2013;
b. il giorno 26.11.2018 l’assessore Mimmo Iovinella rassegna le sue dimissioni a causa della “doppia indennità” (che perciò diventa questione di massima diffusione e conoscenza, anche per quanti leggono, scrivono e firmano in buona fede);
c. il giorno 30.11.2018 l’assessore Lettera cessa il suo rapporto di lavoro a tempo “INDETERMINATO”.
Caro giornalista, se mi stai seguendo nel ragionamento, avrai forse capito che è successo tutto in soli 8 giorni. In otto giorni l’Assessore Lettera cessa il suo rapporto di lavoro. Ma è una coincidenza, mi dirai Tu. Tanto più che l’Assessore Lettera aveva firmato 6 mesi prima quel contratto in perfetta buona fede, la stessa buona fede che hai Tu quando leggi, quando capisci ciò che leggi e quando traduci in caratteri di stampa ciò che hai capito.
Certo è che l’Assessore Lettera, dopo che ha cessato il suo contratto (30.11.2018) non si accorge di aver preso la doppia indennità. Lo aveva firmato in buona fede, e lo aveva poi cessato (30.11.2018) in buona fede.
Dobbiamo arrivare al giorno 16.1.2019 perché l’assessore Lettera, in modo del tutto spontaneo, alle ore 21:56 mandi una pec al protocollo del Comune per “confessare” di avere, in perfetta buona fede, intascato la doppia indennità. Una vera prova di stile e di onestà di chi, appena venuto a conoscenza (16.1.2019) si è immediatamente autodenunciato. Solo che il giorno dopo (17.1.2019) alcuni sciacalli, pensando di speculare sulla questione ed infangare il buon nome dell’assessore Lettera, hanno fatto arrivare a mezzo posta una missiva con una segnalazione della doppia indennità percepita in questi mesi.
La sera del 16.1.2019 ore 21:56 l’assessore manda una comunicazione al comune a mezzo pec.
La mattina del 17.1.2019 alcuni sciacalli fanno arrivare una lettera a mezzo posta al Comune per infangare l’assessore.
La lettera del 17.1.2019, signor De Michele, è arrivata a mezzo posta. Era chiusa in una busta affrancata e timbrata. E sul timbro c’era anche una data di partenza di quella “sporca lettera”. Tu pensi che sia stata scritta, imbustata e spedita durante la notte ???? Forse perché l’addetto alla pec del protocollo (quello cioè che ha la password per scaricare le mail di ufficio), durante la notte tra il 16 e il 17 gennaio ha aperto la “pec del protocollo”, ha letto l’onesta autodenuncia dell’assessore Lettera e si sia anche affrettato a passare la notizia a quegli sciacalli che, sempre durante quella stessa notte, hanno partorito una “sporca lettera anomina” per infangare il Lettera, facendola partire RETRODATATA con un francobollo in busta chiusa e con un timbro di qualche giorno prima???
Se Tu, egregio De Michele, credi davvero questo, io credo che Papa Francesco sia un inguaribile adultero che mangia tutte le mattine i bambini neri a colazione!!
LEGGI LE MISSIVE, CARO DE MICHELE, MA LEGGILE BENE.
TE LO DICO IN BUONA FEDE !!"