Sant’Arpino, sabato 3 giugno si terrà la Festa della Madonna della Lettera in via Piave (“Aret’ ô Munazzero”)
SANT'ARPINO. Si terrà sabato tre giugno la Festa della Madonna della lettera organizzata dalla locale Pro Loco insieme alla Commissione Festa Patronale della parrocchia di Sant'Elpidio Vescovo.
Alle 18 e 45 verrà deposta una corona di fiori presso l'edicola votiva raffigurante la Madonna posta sulla parete dell'ala sinistra del Palazzo Ducale. Alle 19 sarà celebrata una messa in onore della Vergine la cui presenza a Sant'Arpino è legata a doppio filo alla figura del tenente Giuseppe Macrì mentre a conclusione sarà offerto un panino con la mortadella in via Piave ("Aret' ô Munazzero") come da tradizione della festa.
Secondo la tradizione San Paolo, giunto a Messina per predicare il vangelo, trovò la popolazione ben disposta a lasciarsi convertire: ben presto molti cittadini aderirono all'invito convertendosi al cristianesimo. Nel 42, quando Paolo si accingeva a tornare in Palestrina, molti messinesi chiesero di accompagnarlo per poter conoscere la Madonna di persona. Così, una delegazione di messinesi si recò in Palestina con una missiva, nella quale i molti concittadini convertiti alla fede di Cristo professavano la loro fede e chiedevano la protezione di Maria.
Maria li accolse e, in risposta alla missiva, inviò una sua lettera, scritta in ebraico e legata con una ciocca dei suoi capelli. La delegazione tornò a Messina l'8 settembre del 42 recando l'importante missiva: in essa Maria lodava la loro fede, diceva di gradire la loro devozione e assicurava loro la sua perpetua protezione. La ciocca di capelli è custodita presso il Duomo di Messina e viene esposta nel giorno del Corpus Domini, incastonata nell'albero di un piccolo galeone costruito in argento, che rappresenta uno degli esempi della protezione della Madonna per Messina.
Come fanno sapere dall'associazione culturale di corso Atellano "la sua presenza a Sant’Arpino è legata all’ultimo proprietario del Palazzo Ducale, il tenente Giuseppe Macrì da Messina, che verosimilmente la commissionò come ex voto per essere scampato al terribile terremoto che colpì Messina nel 1908 e dal quale si salvò perché si trovava a Sant’Arpino. La Pro Loco che è da sempre attenta a tutto ciò che ha rappresentato e rappresenta per la nostra comunità un “valore identitario”, festeggia la ricorrenza in un virtuale abbraccio con gli amici delle Confraternite messinesi, invocando l’Intercessione della Vergine Maria perché cessino tutte le guerre e le violenze sui deboli e gli oppressi".
I.U.