Sant’Arpino, Salvatore Lettera al vetriolo sulla Boerio:”Soldatini, burattini o galoppini? I retroscena della consigliera Iolanda Boerio”.

SANT'ARPINO. È arrivata, pochi minuti fa, la dura replica del consigliere comunale di minoranza Salvatore Lettera in merito all'ultimo consiglio comunale sul Puc che si è tenuto sabato dove lo stesso non si è presentato.
"Il Comune di Sant’Arpino sta vivendo un momento politico dove la realtà viene portata al confine con la fantascienza e, a tratti, oltrepassa il limite della follia. - ha dichiarato Lettera - Per fare un minimo di chiarezza e riportarci con i piedi nel mondo del reale, mi sembra doveroso rendere alcune precisazioni circa le dichiarazioni rese nel consiglio comunale di sabato 21 maggio, ultimo scorso, da parte della consigliera Iolanda Boerio. Giusto per ricostruire la vicenda e rendere edotti correttamente i cittadini, mi trovo a dover rimarcare il fatto che il sottoscritto, in vista della convocazione del consiglio comunale,  provvedeva a chiedere alla Presidente del Consiglio, Dott.ssa Ivana Tinto, di fissare la seduta di consiglio per la mattina del 21 rappresentando, nella stessa telefonata, che nel pomeriggio sarei stato impedito a prendervi parte per serie ragioni personali e familiari. Della medesima cosa, poi, con un messaggio WhatsApp (che si allega), ho provveduto ad informare appunto la Consigliera Boerio (Capo Gruppo di Progetto per Sant’Arpino). A seguito di una puntuale e documentata ricostruzione dei fatti, non si comprende come possa, la stessa Iolanda Boerio accusarmi di essermi assentato “senza dare una legittima spiegazione”.  Spero non abbia avuto subito troppo la “luce del sole” prima di sedersi in consiglio. Gli assenti, contrariamente a quanto sostiene la Boerio, non possono avere sempre torto, anche perché, proprio in virtù dell’assenza, non dicono nulla! Lo scrivente, dopo aver votato  e sottoscritto il PUC in Giunta, non lo ha mai rinnegato, a differenza, proprio della Consigliera Boerio che ha puntualmente provveduto a sconfessare, rinnegare e contraddire atti di giunta da lei stessa firmati e votati (atti di giunta pubblici e visibili a tutti i cittadini) quando era assessore. Lo scrivente Salvatore Lettera, come bene ha sottolineato nel suo intervento il Consigliere Di Serio, si è sempre assunto le proprie responsabilità e si è adoperato, “da pilastro fondamentale della passata amministrazione”, affinché il Comune di Sant’Arpino si dotasse di uno strumento urbanistico utile ai cittadini, indicando “le linee strategiche per lo sviluppo del territorio” e “votandolo in giunta”, insieme agli altri amministratori, prodigandosi “in qualità di Consigliere Provinciale a seguire le fasi importanti che hanno portato all’ottenimento dei parei favorevoli degli Enti sovraordinati” (grazie Consigliere Di Serio, per l’onestà intellettuale dimostrata e per avermi riconosciuto dei meriti). La Boerio, però, oltre a mentire sapendo di mentire, precisa di essersi recata in consiglio comunale per tutelare i cittadini, raccogliendo l’appello della maggioranza a sostenere il Consiglio e mantenere il numero legale. Scelta onorevole e nobile. Tranne per il fatto che la maggioranza, a memoria dello scrivente, non ha mai fatto quest’appello. Anche questa circostanza è chiara a tutti. La maggioranza aveva, come ha avuto, i numeri per approvare il PUC anche senza il voto della Boerio, e tanto è confermato dal fatto che, la stessa Boerio si è astenuta dalla votazione finale del PUC. Non capisco, quindi, perchè la Boerio voglia necessariamente vendere aria fritta ai cittadini, affermando che il suo voto ha salvato il Consiglio. La domanda mi sorge spontanea: Siamo sicuri che la Boerio abbia partecipato al Consiglio per il bene dei cittadini? Il Sommo Poeta diceva: “L'amor che move il sole e l'altre stelle” e parafrasandolo mi chiedo: “qual’è l’amor che ha mosso la Boerio?” Nella sua dichiarazione di incompatibilità con la votazione dello strumento urbanistico risulta che, proprio la Boerio (nonostante abbia sempre pontificato sul fatto che per colpa dei suoi familiari era in difficoltà a votare il PUC e, di conseguenza era costretta ad astenersi a causa dei suoi parenti e non a causa sua), ha diversi conflitti di interesse di natura personale (come dimostra la sua dichiarazione) in quanto proprietaria (LEI Boerio e non solo i suoi parenti) di diversi appezzamenti di terreno che hanno beneficiato di un cambio di destinazione proprio a seguito dell’adozione del PUC. Siamo proprio sicuri che la presenza della Boerio in Consiglio sia stata solo nell’interesse dei cittadini di Sant’Arpino? “Ai posteri l’ardua sentenza!” "
SCREENSHOT DELLA CONVERSAZIONE FORNITO DAL CONSIGLIERE SALVATORE LETTERA
SCHEDA DI RILEVAZIONE DI INCOMPATIBILITÀ DELLA CONSIGLIERA IOLANDA BOERIO FORNITO DAL CONSIGLIERE SALVATORE LETTERA
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