Sant’Arpino. Servizio di riscossione coattiva. La maggioranza “Coppola, Iovinella e Belardo mistificatori in malafede manovrati da Di Santo”
Sant'Arpino Riceviamo e pubblichiamo dall'amministrazione comunale di Sant'Arpino.
"Il servizio di riscossione è il cardine dell’autonomia finanziaria degli Enti Locali e serve ad avere certezza delle entrate per dare servizi ai cittadini. La forte percentuale di mancate entrate nei tributi comunali impone il potenziamento delle procedure di riscossione coattiva. I consiglieri comunali, Iovinella, Berlardo e Coppola sono mistificatori in quanto sanno bene che la IAP svolgeva il servizio tributi in toto a costi altissimi.
Noi invece abbiamo dato in affido soltanto la riscossione coattiva, ossia solo il recupero credito dai cittadini che non hanno pagato. Il dissesto impone l'attivazione della riscossione coattiva per evitare la prescrizione dei crediti tributari e patrimoniali incrementando le entrate non riscosse. I tre consiglieri mostrano la loro ignoranza pur avendo governato per oltre due anni. Burattini di Mr Braccialetto da Tennis pensano che forse il comune sia una mucca da mungere. Il comune non ha risorse umane per le ingiunzioni di pagamento e per le procedure esecutive che la legge attribuisce all'ente locale. Per dare servizi ai cittadini bisogna incrementare le entrate utilizzando anche lo strumento dell'ingiunzione fiscale e pertanto si rende necessario affidare il servizio ad un soggetto specializzato nella riscossione coattiva. L'Agenzia delle Entrate Riscossioni a cui era stato delegata tale funzione ha realizzato un recupero dell'1,4%. Su un carico di riscossione di 476.000 euro, ha portato nelle casse comunali solo 6.800 euro. Noi abbiamo deciso di procedere all’attuazione in via sperimentale del servizio di riscossione coattiva tramite ingiunzione fiscale per un periodo di tempo di 14 mesi che ci permetta di verificare i risultati ottenuti. Abbiamo dato mandato al Responsabile dell’Area Tributi di definire tutti gli atti amministrativi necessari per incaricare un soggetto specializzato iscritto all’Albo Nazionale dei Concessionari. Abbiamo fatto gli interessi delle casse comunali e della cittadinanza. Se questa iniziativa di recupero coattivo, ad esempio, fosse stata attivata già con Eugenio Di Santo (quando lui era SINDACO dal 2008 al 2013) i suoi familiari non avrebbero evaso i 27 mila euro di oneri di costruzione per 18 appartamenti realizzati a via De Gasperi e quindi il sindaco Di Santo con i suoi familiari avrebbero pagato al comune 27 mila euro con tutti gli interessi dovuti per legge. Maggior entrate significa maggiori servizi comunali. Occorre che contribuenti onesti paghino di meno con la lotta all' evasione fiscale. Con queste risorse recuperate il comune potrà mettere maggiori risorse nella scuola, nei servizi sociali e nella tutela ambientale".