Sant’Arpino. Servono 210 mila euro per il collettore fognario. Inviata la perizia tecnica alla Regione Campania. Si attendono risposte.
Sant'Arpino La stima del costo necessario a riparare il collettore fognario collassato lungo la via Martiri Atellani, è stata inviata, dal comune di Sant'Arpino, a Fulvio Bonavitacola E' una perizia tecnica chiesta dal vice presidente della Regione Campania, al sindaco di Sant'Arpino per riparare il collettore di cemento armato PS9 che venne realizzato dalla Cassa del Mezzogiorno 40 anni fa per inscatolare un vecchio alveo. Gli uffici regionali dopo la voragine del 13 maggio non vollero riconoscere l'opera fra quelle in gestione della Regione.
Dopo un'audizione speciale in commissione regionale presieduta dall'onorevole Oliviero Gennaro, la regione tramite il vice presidente prese l'impegno di accollarsi i lavori chiedendo al comune una stima dei costi. "L' ufficio tecnico ha quantizzato una spesa di 210 mila euro - dichiara l'assessore ai lavori pubblici Ernesto Di Serio - per il rifacimento del collettore e la messa in sicurezza dell’area. I costi sono alti in quanto è necessaria la messa in sicurezza delle reti idriche ed elettriche con la creazione di una carpenteria metallica a ponte che copra l’intera area delle operazioni". Attualmente l’area oggetto del dissesto occupa una superficie complessiva di circa 80 mq con ripercussioni sulla viabilità dell'arteria interprovinciale. Il collettore proveniente da Giugliano passa per l’impianto di Succivo, ed incanala le acque reflue alla foce dei Regi Lagni. "La Regione deve ricostruire lo scatolare in cemento del collettore - dichiara il sindaco Dell'Aversana Giuseppe- e l’area interessata dal dissesto risulta attraversata da una condotta idrica enorme pertanto bisogna preoccuparsi della sua messa in sicurezza. Una rottura durante i lavori avrebbe ripercussioni su un bacino di utenza di oltre 100.000 abitanti." Secondo il Vigente P.R.G., l’intervento ricade in zona “A4” del parco archeologico e prima di procedere occorre interessare anche la Soprintendenza ai Beni archeologici. La stima di 210 mila euro di lavori a farsi è stata ieri spedita a Napoli. Ora la Regione deve rispondere come e quando intende iniziare i lavori di sua competenza. Intanto resta alta l'attenzione dell'Amministrazione comunale guidata da Dell'Aversana per addivenire quanto prima alla soluzione del problema.