Succivo. Domenica la campionessa Angela Procida aprirà la seconda edizione di “Figli delle Stelle. Eroi di un sogno”

SUCCIVO. Inizierà domenica la seconda edizione delle Serate Atellane “Figli delle stelle. Eroi di un sogno” organizzate dall'azione cattolica "San Giovanni Bosco" di Succivo. La prima serata, si terrà il 10 novembre alle 19 presso l'Auditorium Paolo VI di Succivo e sarà aperta da un ospite nazionale, Angela Procida, campionessa del mondo di nuoto paralimpico e vincitrice della medaglia di bronzo alle ultime paralimpiadi di Parigi 2024.

La presenza di Angela aiuterà i giovani presenti a riflettere sul desiderio di resilienza, la forza che permette a ciascuno di poter scommettere su una seconda possibilità. A lei si aggiungeranno interventi musicali e la possibilità di interloquire con l’ospite.

L’iniziativa “Giovani Serate Atellane” nasce dal desiderio del Settore Giovani di Azione Cattolica S. Giovanni Bosco di Succivo (CE) di creare uno spazio di confronto e di dialogo tra i giovani del nostro territorio, identificando come obiettivo quello di:

  1. Creare uno spazio di incontro per giovani, con un’attenzione specifica alla fascia di età compresa tra i 19-30 anni, che dia la possibilità di confrontarsi su tematiche emergenti rispetto alla realtà giovanile.
  2. Realizzare un tempo formativo attraverso un format a sfondo artistico e culturale, aperto a contestiextra parrocchiali.
  3. Generare un senso di consapevolezza e tematizzazione rispetto alle sfide comuni alla fascia giovanilein una forma dialogica e “leggera”.

La prima edizione dell’iniziativa svolta durante l’anno associativo 2023-2024 ha raggiunto discretamente gli obiettivi prefissati, incoraggiando la possibilità di una seconda edizione che l’AC vuole portare avanti. Il tema centrale dell’iniziativa “Giovani Serate Atellane” riguarderà, come lo scorso anno, la realtà del desiderio inteso come «nostalgia di pienezza [...], la bussola per capire dove mi trovo e dove sto andando, anzi è la bussola per capire se sto fermo o sto andando». A partire dall’etimologia del termine desiderio (de-sidus, letteralmente “la mancanza della stella”), gli incontri cercheranno di soffermarsi su alcuni micro-temi attraverso l’intervento di alcuni ospiti che, in una forma dialogica e coinvolgente e attraverso la loro storia personale, aiuteranno a comprendere che ciascuno di noi è ‘figlio di una stella’ (da qui il titolo), di un desiderio di bene da abitare per la costruzione di una società più umana.

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